Disdette impossibili dai gestori telefonici: le dritte di Confconsumatori

Nelle ultime settimane, molti i casi allo sportello di via Musso. L'avvocato: «Conservare sempre copia del reclamo e ricorrere alla procedura di Conciliazione»

Redazione Online
|1 mese fa
Dai disservizi alle fatturazioni errate, tanti i contatti in via Musso
Dai disservizi alle fatturazioni errate, tanti i contatti in via Musso
1 MIN DI LETTURA
Dai disservizi tecnici alle errate fatturazioni, dall’attivazione di servizi non richiesti all’addebito di somme non dovute: le controversie tra utenti e gestori telefonici anche nel Piacentino sono all’ordine del giorno. I cittadini sono costretti a districarsi in fatture sempre più complesse e procedure sempre più articolate, anche laddove si tratti di formalizzare una "semplice" richiesta di disdetta.
Nelle ultime settimane lo sportello piacentino di Confconsumatori ha assistito con successo una decina di utenti che avendo inviato regolare disdetta a mezzo pec oppure avendo effettuato la migrazione ad altro gestore, si vedevano sottratti canoni mensili attraverso i rid che le aziende telefoniche non avevano disattivato.
Talvolta con semplice reclamo e diverse volte attraverso la conciliazione paritetica, alla quale l’associazione Confconsumatori può accedere in forza di specifici accordi con le compagnie telefoniche, sono state riportate a casa tutte le somme indebitamente percepite dalle predette compagnie.
L’avvocato Margherita Bonanno, consulente della sede piacentina, ricorda che generalmente sulle bollette sono indicati gli indirizzi dedicati a ricevere i reclami e che «è importante – sottolinea la consulente - conservarne una copia e una traccia dell’avvenuto invio e ricorrere alla procedura di Conciliazione se l’azienda non ha risposto nei termini o se la risposta ricevuta è ritenuta insoddisfacente».
Per informazioni o assistenza è possibile rivolgersi allo sportello di Confconsumatori di Piacenza, in via Musso 5 ([email protected]; Tel. 351.5273633).