Due cani morti su tre: coppia di Castelvetro denunciata dalla Lav

Esposto in procura: secondo l’associazione, gli animali avevano solo una ciotola d’acqua. Il terzo è stato operato e tornato dai proprietari

Valentina Paderni
|3 ore fa
Due cani morti su tre: coppia di Castelvetro denunciata dalla Lav
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Due dei tre cani di una coppia residente in una frazione di Castelvetro sono morti. Il terzo è stato portato d’urgenza dal veterinario, operato, salvato e restituito ai proprietari. La Lav Cremona vuole però vederci chiaro e ha presentato un esposto alla Procura delle Repubblica depositando ad inizio novembre una dettagliata relazione al Tribunale di Piacenza. Ma ricostruiamo i fatti. Lo scorso settembre, in occasione di una manifestazione contro la caccia, i volontari della Lav Cremona vengono a conoscenza, attraverso una guardia zoofila dell’Oipa di Cremona, delle condizioni in cui erano tenuti i tre cani di una coppia di Castelvetro. La guardia si era attivata, sollecitata da una volontaria di Genova che aveva affidato a marito e moglie un meticcio di due anni, adottato dalla Sardegna. Oltre a questo meticcio, la famiglia aveva già un Bulldog e una simil Pitbull. Quando la volontaria chiede notizie del meticcio viene informata dai proprietari del suo decesso. Così la donna richiede l’intervento dei carabinieri.
Nel frattempo i proprietari avevano già portato gli altri due animali dal veterinario: uno non sopravvive, l’altra invece, dopo l’intervento chirurgico, miracolosamente si salva. Si viene così a conoscenza di una situazione alquanto tragica: secondo la Lav, gli animali erano visibilmente denutriti, con a loro disposizione solo le ciotole dell’acqua. Per superare la fame, gli animali si alimentavano con le bacche che recuperavano dal giardino. E infatti, nello stomaco della cagnolina operata, verranno recuperate centinaia di bacche. La simil Pitbull viene così riaffidata ai proprietari: senza un referto che attesti quali siano le cause di decesso degli altri due animali, non ci sarebbero infatti elementi a sufficienza per ritenere i proprietari responsabili.
«Quello che è successo in quell’abitazione è incomprensibile - sottolinea la volontaria della Lav Cremona che ci ha segnalato l’episodio. - Non parliamo di una coppia indigente. Se non ci si può occupare degli animali si coinvolgono le associazioni per trovare una soluzione e salvaguardare la loro salute. Non è ammissibile che non si vadano a controllare quotidianamente i cani e non gli si porti loro da mangiare». Adesso tutto è nelle mani del tribunale, ma, continua la referente Lav, «la procedura legale deve essere sbloccata in fretta, tempi lunghi non sono tollerabili in questa situazione. La cagnolina ci deve essere affidata, come abbiamo chiesto, per la sua incolumità. Il Tribunale deve disporre l’autopsia e avviare i dovuti accertamenti sulla condotta dei due proprietari. Se hanno smesso di dare cibo ai cani pochi mesi fa, potrebbero rifarlo di nuovo».