Elezioni all'orizzonte, in 2 anni 14 Comuni al voto

La prima tornata elettorale a Pontenure e Ferriere, nel 2026 verrà rinnovato anche il consiglio provinciale. Nel frattempo, arrivano i primi rumor su candidati

Thomas Trenchi
|3 settimane fa
Foto d'archivio
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Nel Piacentino si apre un biennio elettorale intenso. Nella primavera 2026 saranno circa cinquemila i cittadini chiamati alle urne nei Comuni di Pontenure e Ferriere, primo banco di prova di una lunga stagione politica. A Pontenure, commissariato dopo la sfiducia all’ex sindaco Giuseppe Carini, resta da capire se l’ex primo cittadino tornerà in campo e se il centrosinistra troverà unità. A Ferriere la sindaca Carlotta Oppizzi, eletta nel 2020 dopo la scomparsa di Giovanni Malchiodi, potrebbe non ricandidarsi: sarebbe intenzionato a correre il vicesindaco Paolo Scaglia, ma - sempre nel centrodestra - si fa anche il nome dell’ex senatore Antonio Agogliati.
Nel 2026 si rinnoverà anche il consiglio provinciale: la presidente Monica Patelli (centrosinistra) potrebbe non cercare il bis. Il Pd riflette sulle candidature, mentre nel centrodestra cresce Franco Albertini. «Giochiamo la partita per vincere – dice Filippo Bertolini (FdI) – perché abbiamo una rete di amministratori che può fare il meglio per la provincia».
Nel 2027 si voterà a Piacenza, Monticelli, Carpaneto, Villanova, Bettola, Fiorenzuola, Rottofreno, Borgonovo, Agazzano, Cortemaggiore, Gazzola e Gropparello. Alcuni sindaci resteranno in carica sei mesi in più per effetto delle proroghe Covid che avevano spostato al 2021 le amministrative autunnali.
Nel capoluogo, Katia Tarasconi resta al centro del dibattito: il Pd la vuole ricandidare, ma la sindaca non avrebbe ancora sciolto le riserve. Sul tavolo del centrodestra ci sono più opzioni, da Erika Opizzi a Sara Soresi, mentre Massimo Trespidi di Liberi si muove da outsider, senza attendere ordini di scuderia.