Esasperati dai furti a Roveleto. «Per le denunce c'è la coda»
Ennesima incursione al quartiere Lusardi, la vittima: «Esperienza psicologica devastante». Sottosopra anche la sacrestia di Cadeo
Valentina Paderni
|6 ore fa

Via Lazio a Roveleto di Cadeo, presa di mira dai ladri dopo via Pescara e via Toprricella © Libertà/Valentina Paderni
La comunità di Cadeo sembra essere perseguitata dai ladri. Abbiamo dato notizia a inizio dicembre di ripetuti o tentati furti che con frequenza si stanno registrando soprattutto nell’area residenziale di Roveleto, nota come quartiere Lusardi, che si sviluppa sulla sinistra della via Emilia viaggiando in direzione Piacenza. Oltre i sei di cui abbiamo già riferito tra fine novembre e inizio dicembre, uno ogni tre giorni in media, nei giorni scorsi si sono verificati altri episodi, segnalati anche attraverso la rete messaggistica di controllo di vicinato: due furti sono stati comunicati tra via Pescara e via Torricella giovedì scorso, mentre sabato è stata presa di mira via Lazio.
«Siamo rientrati verso le 19.30 da Merano - racconta la vittima - dove eravamo andati per partecipare a una gara di ballo, e ci siamo ritrovati la casa devastata». La donna abita in una palazzina quadrifamiliare. «Sono saliti sul balcone al primo piano e ci hanno spaccato la finestra del bagno - continua -. Hanno lasciato il caos. Hanno vuotato tutti gli armadi, aperto tutti i cassetti e i credenzini, buttato tutto all’aria. In casa non teniamo nulla, né soldi né oro, abbiamo una cassetta di sicurezza. Il mio compagno aveva lasciato un anello sul comodino e io una collana di perle che non ricordavo nemmeno avesse i ganci in oro. Hanno strappato via i ganci e portato via l’anello. Nient’altro. Ho dovuto lavorare due giorni per sistemare tutto mentre il falegname ha dovuto sostituire il serramento danneggiato».
E poi c’è il danno emotivo, che non si aggiusta: «Mi sono sentita male, mi tremavano le gambe, psicologicamente è un’esperienza devastante. Eravamo così soddisfatti del risultato ottenuto a Merano e quando siamo rientrati, ritrovarci in una situazione del genere è stato pesante, che non auguro a nessuno. Ho tanta rabbia. Il nostro quartiere è massacrato: quando siamo stati in caserma dai carabinieri per fare denuncia, ci siamo ritrovati là in sei, tra chi abita a Roveleto, Alseno e Fiorenzuola. Non se ne può più, la situazione è drammatica».
Nella stessa sera è stata colpita anche la chiesa di Cadeo, intitolata a San Pietro apostolo. Non è chiaro se sia stato rubato qualche elemento, ma la sagrestia è stata messa sotto sopra. Se n’è reso conto l’indomani mattina il cerimoniere con il compito di preparare la messa della terza domenica di Avvento. «Hanno buttato tutto a terra: oggetti liturgici. ostensori e calici, e i paramenti utilizzati durante le celebrazioni - racconta - Per entrare hanno spaccato la serratura in ferro della porticina che dà accesso alla sagrestia. Vedendo tutto quello che hanno buttato all’aria non può essere stata una persona da sola. Sinceramente non so cosa avrebbero potuto rubare. Sembra più un gesto vandalico, un voler violare e offendere un luogo sacro, un atto di disprezzo. Mi ha impressionato».

