Il taglio di capelli è sempre più multietnico
A Piacenza un barbiere su quattro è di origine straniera. Su 235 imprese attive di parrucchieri, 53 sono gestite da stranieri
Elisabetta Paraboschi
|1 mese fa

A Piacenza un barbiere su quattro è di origine straniera. Il taglio di barba e capelli si fa sempre più multiculturale e così nella nostra città su 235 imprese attive di parrucchieri e barbieri, 53 sono gestite da stranieri: è il 22,6%. Una media un po’ più alta rispetto a quella provinciale – pari al 17,6% - che fotografa una realtà in cui complessivamente le botteghe attive sono 523: 92 sono in mano a stranieri, 431 sono italiane.
È una situazione – quella che emerge dai dati aggiornati allo scorso 30 settembre della Camera di Commercio dell’Emilia – in via di sviluppo.
Andando a vedere i singoli dati, si scopre che a livello provinciale le imprese individuali attive di parrucchieri e barbieri con titolari albanesi sono 18, quelle cinesi sono 16, quelle marocchine 14 e quelle egiziane 6.

A esercitare la professione di parrucchiere e barbiere poi sono soprattutto le donne italiane, mentre quelle straniere fanno più fatica: se si considera il dato della città di Piacenza: su 144 imprese attive italiane, quelle gestite da donne sono 100, ma su 7 marocchine solo una è a traino femminile e su 3 egiziane nessuna. Lo stesso vale per le imprese con titolare tunisino: in 3 casi su 3 l’imprenditore è uomo.

«I dati fotografano un fenomeno che è in crescita e che non riguarda solo le attività di parrucchiere e barbiere – segnala la direttrice di Cna Piacenza Enrica Gambazza – assistiamo infatti a un aumento generale delle imprese gestite da immigrati: è un fenomeno evidente nella nostra città che ha un tratto di immigrazione importante. La forte crescita delle imprese di barbieri stranieri riflette quella delle imprese straniere che supera il 30% nella nostra provincia».


