Ponte sul Nure, Anas: «I lavori procedono senza intoppi»
Due mesi e un giorno con la strada chiusa. Ma il viadotto è già stato svuotato; e ci si prepara al nuovo impalcato interno
Cristina Maserati
|2 settimane fa

I lavori al ponte sul Nure
Da due mesi e un giorno, chiuso il ponte sul Nure sulla statale 9 per un importante intervento di manutenzione straordinaria, i cittadini che ogni giorno percorrevano la Via Emilia si trovano ad affrontare la viabilità alternativa: la provinciale per San Giorgio, la strada comunale per Muradello o l’autostrada gratuita nel tratto Fiorenzuola-Piacenza.
Per molti, a cominciare dai titolari di esercizi commerciali e aziende penalizzati dal mancato passaggio, la preoccupazione più forte è il rispetto dei tempi preannunciati per il completamento dei lavori, vale a dire sei mesi, come abbiamo riferito in questi giorni. Si teme soprattutto che l’arrivo della cattiva stagione e della pioggia, con le conseguenti variazioni della portata del torrente, fino ad ora pressoché in secca, comporti rallentamenti dell’opera.
«I lavori procedono senza intoppi nel rispetto del cronoprogramma – fa sapere Anas – Sono stati finora completati i lavori di svuotamento del ponte e di demolizione dei marciapiedi in calcestruzzo armato, sono stati realizzati i nuovi pulvini per distribuire il peso dell’impalcato sulle pile esistenti e impiantati i micropali di rinforzo sulla spalla lato Piacenza. In questi giorni sono in corso le attività propedeutiche al varo del nuovo impalcato misto in acciaio e calcestruzzo, che sarà incassato all’interno del ponte esistente».
Ricordiamo che l’intervento straordinario in corso di esecuzione ha lo scopo di innalzare i livelli di standard del ponte, sia dal punto di vista statico che antisismico, rispettando al tempo stesso il vincolo monumentale al quale è soggetto il manufatto, la cui costruzione risale al 1838. L’opera completa prevede la realizzazione di un nuovo impalcato, l’allargamento della sede stradale con la realizzazione di cordoli laterali e nuove barriere, e il rifacimento della rete di raccolta delle acque di piattaforma. Infine, il restauro conservativo del ponte preesistente che insiste sull’antica via consolare e che, a lavori ultimati, costituirà una sorta di rivestimento storico della nuova struttura portante.

