Sala pubblica all'influencer anti-immigrati, scontro fra consiglieri comunali

Duello sui social tra Boris Infantino (Pd) e Sara Soresi (FdI) in vista del 26 aprile e della presentazione del volume su femminicidi e stranieri

Marcello Pollastri
Marcello Pollastri
14 aprile 2025|5 giorni fa
La sala della Casa delle associazioni in via Musso
La sala della Casa delle associazioni in via Musso
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Ancora polemiche sul libro Vita delle donne di Francesca Totolo, popolare influencer anti-immigrati che il 26 aprile presenterà il volume alla Casa delle associazioni di via Musso. 
Dopo Alternativa per Piacenza, è stato il consigliere comunale Boris Infantino, citando e stigmatizzando un episodio di scorribande notturne di ventenni al grido di "duce, duce", a scrivere un post su Fb in cui definisce «gravissimo» che «il 26 aprile, 80esimo anniversario della Liberazione di Piacenza, in uno spazio pubblico sia stata organizzata la presentazione di un libro scritto da una giornalista vicina a Casapound, che dovrebbe dimostrare un nesso di causa tra immigrazione e femminicidi. Si tratta - dice il consigliere di Pc Coraggiosa e in odore di candidatura alla segreteria provinciale del Pd - di una inaccettabile provocazione che riporta indietro le lancette al 1938 e all’infamia delle leggi razziali, che poggiavano su basi concettuali identiche alle tesi portate avanti dagli avvelenatori di pozzi, le cui idee cariche di odio sono destinate a instillare sentimenti di paura e provocare azioni violente».
Si dice invece «disgustata dalla polemica» la consigliera di Fratelli d’Italia Sara Soresi, chiamata a introdurre la serata con Totolo. Anche lei affida il suo pensiero ai social: «Trovo vergognoso che si tenti di spostare il dibattito su un piano ideologico e strumentale, quando il tema è uno solo e drammaticamente reale: la violenza contro le donne. Questo libro dà voce a storie vere, tragiche, che meritano rispetto".
In una lettera a Libertà sul tema, l’ex segretario della Cgil Gianfranco Dragoni scrive di sentirsi «intristito che la sede scelta per la presentazione di un libro con quei contenuti avvenga in un luogo come la ex Arbos, pensando alle tante lotte di quei lavoratori dalle tute verdi, sempre pronti ad impegnarsi per affermare un mondo di uguali».