Sala dei Teatini, ritornano i turisti. Porte aperte grazie al Touring Club

Sabato 20 e l'ultimo sabato di ogni mese visite guidate nell'ex chiesa ora auditorium

Riccardo Foti
|3 giorni fa
Ferrari, Fiazza e Precivale
Ferrari, Fiazza e Precivale
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La Sala dei Teatini riapre le sue porte ai turisti e ai piacentini. Da sabato 20 dicembre, dalle 9.30 alle 13 - e poi l'ultimo sabato di ogni mese - i volontari del Touring Club Italiano accoglieranno i visitatori nell'auditorium di via Scalabrini (ex chiesa San Vincenzo) grazie all'iniziativa ventennale "Aperti per Voi” che nella nostra città aveva già aperto 5 luoghi al pubblico. Dopo la collaborazione con la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la Chiesa di Santa Maria in Cortina, la Chiesa di Sant'Eufemia, il Palazzo Gotico e la Basilica di San Francesco d'Assisi, la Sala dei Teatini è il sesto luogo "Aperti per Voi” a Piacenza e l'undicesimo in Emilia Romagna, grazie alla sinergia del Touring Club Italiano con la Fondazione Teatri di Piacenza e il Comune di Piacenza. «Una delle missioni principali del Touring oggi è la cura, la conservazione e soprattutto la diffusione del patrimonio.
Ma per diffonderlo servono le porte aperte. Dal 2005 il Touring Club Italiano porta avanti il progetto "Aperti per Voi” che quest'anno compie 20 anni - spiega Luisa Precivale, Console del TCI a Piacenza - Li festeggeremo anche con l'apertura della Sala dei Teatini. È un luogo talmente bello che non poteva rimanere chiuso». La chiesa di San Vincenzo, costruita dai Teatini alla fine del XVI secolo, su un luogo già popolato da edifici legati alla trecentesca parrocchiale di San Vincenzo, è opera di Pietro Caracciolo che riprese il modello delle chiese piacentine del tempo. I Padri Teatini vissero nel convento fino 1810 quando Napoleone ordinò la soppressione delle corporazioni religiose. «Se la facciata del complesso si presenta in mattoni a vista, ripartita in due ordini architettonici, movimentata da lesene, fregio e un finestrone centrale in asse con un timpano spezzato e il portale di accesso in pietra e granito l'interno presenta una pianta longitudinale con transetto, cappelle laterali e una cupola con alto tiburio. L'apparato decorativo settecento si fregia dei lavori, tra gli altri, di Felice Biella, Andrea e Giovan Battista Galluzzi, Roberto De Longe e Giovanni Evangelista Draghi».
I recenti lavori di restauro, finanziati dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano prima e grazie a fondi comunali e statali poi, hanno permesso il recupero della struttura e la rivitalizzazione e consolidamento dell'apparato decorativo. Dal connubio fra una sapiente opera di restauro e il ricorso alle più avanzate soluzioni tecnologiche nasce l'auditorium dei Teatini. «I luoghi dove si produce spettacolo, come la Sala dei Teatini, non sono semplici contenitori, ma sono essi stessi opere d'arte - prosegue la direttrice della Fondazione Teatri di Piacenza Cristina Ferrari - Questa iniziativa permette di valorizzarli anche al di fuori degli eventi che ospitiamo. La sala è stata sapientemente ristrutturata anni fa, durante l'amministrazione Reggi, per accogliere le prove dell'Orchestra Cherubini diretta dal Maestro Riccardo Muti. Quel restauro ebbe un duplice valore: ridare splendore a una chiesa magnifica e trasformarla in un auditorium di eccellenza. La camera acustica è stata progettata proprio per non coprire i magnifici affreschi e dipinti, che continuano a essere oggetto di cura costante».
«È davvero un piacere e una grande soddisfazione vedere un altro gioiello di Piacenza che viene "adottato” dal Touring Club Italiano - commenta l'assessore alla cultura Christian Fiazza - Questa adozione ci permette di aprirci, di far vivere i nostri spazi e di consentire ai turisti, ma anche ai piacentini, di ammirare luoghi straordinari. È la continuazione della nostra filosofia: rendere la città sempre più aperta, accogliente, un luogo di appartenenza per i cittadini e di attrazione turistica».