La maschera d'oro compie 50 anni e incorona la giovane Isotta Mugavero

Successo per il concorso canoro al President: secondo Francesco Paolo Scelzo e terzo Matteo Cantatore. Special guest Elisabetta Viviani

Matteo Prati
|7 mesi fa
I tre premiati© Libertà/Mauro Del Papa
I tre premiati© Libertà/Mauro Del Papa
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Essere il tempo che cambia e si rincorre. Essere la voce che non ha paura di farsi sentire, che si alza libera, piena, che sventola come una bandiera nel vento delle sensazioni. È questo lo spirito che ha attraversato la cinquantesima edizione della Maschera d'oro, lo storico concorso canoro organizzato dalla Famiglia Piasinteina, diventato negli anni uno dei simboli più autentici del talento musicale piacentino. Rimbalza forte, come un'eco d'orgoglio, la timbrica della città che canta e si riconosce sul palco del President, trasformato per una notte in un piccolo Ariston, una Sanremo tutta piacentina, una Riviera dei Fiori trasportata tra le mura della nostra comunità, dove a fiorire sono le speranze, i volti, la passione di una generazione giovane, freschissima. Sono stati 22 i partecipanti, 16 donne e 6 uomini, con un'età media bassissima, under 25, a conferma di un'edizione, condotta da Daniele Losi e dall'attrice e cantante Elisabetta Viviani (direzione musicale di Marcolino Pacchiano), segnata da una ventata di rinnovamento e futuro.
Al primo posto assoluto si è imposta Isotta Mugavero, 14 anni, piacentina, che ha scelto per convincere la giuria una delle sfide vocali più ardite del repertorio internazionale, "I have nothing” di Whitney Houston. Con controllo, padronanza tecnica e sensibilità interpretativa, Isotta ha conquistato il favore del folto pubblico confermandosi voce potente e corposa, già sorprendentemente matura. Secondo posto per Francesco Paolo Scelzo, da Salsomaggiore, che ha riportato le lancette all'attualità presentando "Balorda nostalgia” di Olly, un brano che sa di contemporaneità e malinconia urbana. Chiude il podio, in terza posizione, Matteo Cantatore, il più giovane in gara con i suoi 11 anni, che ha omaggiato il mito lirico di Mario del Monaco e la sua "Un amore così grande”. In un contesto dove convivono esperienza e freschezza, le canzoni diventano un ponte tra generazioni, un caleidoscopio di linguaggi: dal pop al soul, dal jazz al cantautorato, da Elisa a De Gregori, da Al Bano a Tenco, fino a Beyoncè e Frankie Goes To Hollywood.
«La Maschera d'oro si è confermata anche quest'anno – ha commentato il razdur della Famiglia Piasinteina Danilo Anelli - un laboratorio di emozioni e possibilità, un palcoscenico dove le voci raccontano storie, dove tradizione e nuove prospettive si intrecciano, e dove Piacenza, attraverso le sue giovani stelle, canta il presente, con uno sguardo già rivolto al domani».