Storie di Voi, Ionela e la pole dance: «Una terapia per chi non si accetta»
Continua il viaggio di Storie di voi, in onda ogni sabato al Tgl. Ionela: «L’aspetto che apprezzo di più della pole dance è la forza che riesce a darti nel superare barriere fisiche e mentali»

Marco Vincenti
|3 ore fa
«La pole dance è amore e odio nello stesso tempo perché è una continua sfida con te stessa. Quando provi posizioni che non ti riescono stai male e puoi anche piangere. Ma poi, quando ti alleni e noti i primi miglioramenti allora stai davvero tanto bene». Sono le parole di Ionela Neagu, insegnante di pole dance che per prima in città ha creduto nel valore di una disciplina che negli anni ha saputo superare e passa oltre i pregiudizi delle persone.
Una passione cresciuta nel tempo quella di Ionela verso la pole dance e raccontata nell’ultima tappa del nostro viaggio tra le "Storie di voi" in onda, come ogni sabato, nelle edizioni delle 13.15 e 19.30 del Tgl sul canale 76 di Telelibertà. Una disciplina che ormai non si può più definire nuova anche se in Italia è di certo arrivata più tardi rispetto ad altre parti del mondo ed è iniziata ad essere apprezzata ancora dopo. «Sin da bambina ero innamorata della musica e della danza – racconta -. Con la pole, infatti, non è stato amore a prima vista. Venivo dal mondo delle danze orientali. Però dopo le prime sperimentazioni e soprattutto dopo un percorso a tratti anche faticoso, il rapporto con questa disciplina è cresciuto fino a farla diventare parte della mia vita». «Ho investito tutto in questo sport – precisa -, uno sport che credo fortemente sia per tutti, da bambini e bambine agli uomini».

La percezione della gente
«L’aspetto che apprezzo di più della pole dance è il suo apporto psicologico, la forza che riesce a darti nel superare barriere fisiche e mentali – le parole di Ionela -. Ho visto ragazze e donne rinascere dopo crisi profonde. Ho visto persone piangere e dire "non ce la faccio" e poi farcela trasformando lacrime di dolore in vera e propria gioia».
Ma com’è cambiata la percezione della gente nei confronti della pole dance? «Fortunatamente è cambiata molto – risponde Ionela -. Ora la mentalità è sicuramente più aperta, fino a dieci anni fa le persone accostavano questa disciplina ai locali notturni e a situazioni completamente differenti. Vedere oggi bambine di cinque e sei anni, mamme e persone di ogni età provare a superare i propri limiti in palestra è la gioia più grande della mia vita. Una scommessa vinta». Uno sport che costruisce e rinforza l’autostima: «Non si smette mai di imparare e non si smette mai di crescere – conclude l’insegnante -. Oltre alla pole, l’altra mia grande passione è lo yoga. E vorrei continuare a vivere questi due grandi amori finché ne avrò le forze. Perché mi hanno cambiata e migliorata».
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