Storie di voi, Pinuccia e l'amore per il suo negozio: «Qui una grande famiglia»

Alimentari Pellegrini festeggia novant'anni di attività a Carpaneto e da oltre cinquant'anni Giuseppina, per tutti Pinuccia, Ballestrazzi lavora sempre con la stessa grande passione

Marco Vincenti
Marco Vincenti
|2 giorni fa
«Questa attività per noi è la vita». Quasi lo sussurra Giuseppina Ballestrazzi mentre nel negozio di via Vittorio Veneto entrano ed escono clienti che prima di chiedere informazioni su un prodotto o l’altro chiedono «Come stai?» e non vedono l’ora di fare due chiacchiere, come quelle che si fanno tra amici di una vita, o anzi, come quelle che si fanno tra parenti stretti da un legame profondo. Siamo all’interno di «Alimentari Pellegrini» locale storico nel cuore di Carpaneto che quest’anno festeggia novant’anni di attività. Quasi un secolo portato avanti da ben quattro generazioni della stessa famiglia. Una famiglia allargata a quelli che vengono definiti «molto più di clienti» e che ha nella signora Giuseppina l’esempio più alto di cosa significhi amare un lavoro e farlo diventare la propria vita. È lei la protagonista della seconda tappa del viaggio di "Storie di voi" in onda alle edizioni delle 13.15 e delle 19.30 del tgl di oggi, sul canale 76 di Telelibertà. Si chiama Giuseppina, ma per tutti a Carpaneto è semplicemente Pinuccia, e fatica a trattenere le lacrime mentre mostra i documenti che attestano il susseguirsi di quattro generazioni della stessa famiglia: da nonno Pietro che ha aperto ufficialmente il negozio nel 1935 – dopo l’autorizzazione del podestà del paese - poi è passato nelle mani di papà Giovanni, prima di essere ereditato da Pinuccia e portato avanti ancora oggi dal figlio Vincenzo, insieme alla moglie Simona Guardiani.  
Pinuccia insieme al figlio Vincenzo e alla nuora Simona Guardiani
Pinuccia insieme al figlio Vincenzo e alla nuora Simona Guardiani
«C’è il mio cuore qui - afferma Pinuccia -. Siamo una grande famiglia con i nostri clienti». 
«A mio figlio e Simona ho sempre detto di proseguire con questa strada legata alla tradizione – continua, mentre prepara i cesti di Natale - portando modifiche senza però sradicare le buone abitudini del nostro negozio diventato punto di riferimento della comunità e non solo». 
«Mi commuove vedere i figli di clienti storici venire qui». Difficile inefetti etichettare come un semplice negozio quello di Pinuccia e della sua piccola grande famiglia: «Cerchiamo di rispondere sempre presente alle esigenze delle persone, anche se hanno bisogno di medicine noi ci attrezziamo le andiamo a prendere e le portiamo. Se hanno bisogno ci sono, ci siamo». 
«Quando sono stata in ospedale mi hanno scritto tutti e ho ricevuto tantissime visite che mi hanno riempito il cuore di riconoscenza , sarò per sempre grata. Una sensazione che ripaga di fatica e sacrifici». Le parole di Pinuccia, che da ragazza pensava di fare altro nella vita: «Ho studiato per insegnare e ho fatto la maestra per qualche tempo, ma quando ho percepito il dolore provato da mio padre per il rischio di dover vendere il negozio, non ho potuto tirarmi indietro e da oltre 50 anni sono qui. Questa è casa per me». Se hai qualche storia «straordinaria» da raccontare contattaci all’indirizzo [email protected]