Una Santa Lucia pianistica al Castello di Riva di Pontedellolio (domani, sabato 13 alle ore 16.30)
Maria Grazia Petrali e Paola del Giudice presenteranno i loro allievi del Conservatorio Nicolini

Eleonora Bagarotti
|3 giorni fa

Un gruppo di allievi di pianoforte che saranno protagonisti al Castello di Riva
Concerto per Santa Lucia domani, sabato 13 dicembre, alle 16.30, al Castello di Riva di Pontedellolio, aperto al pubblico dal suo proprietario, il giornalista Sebastiano Grasso, di Carlotta Cabrini, Alberto Cammi, Ziqi Zhang, Beatrice Guerci, Elisa Bellin, Matteo Grecchi, Giada Ghelfi, Letizia Bonavita e Wanyun Zhong, allievi di Maria Grazia Petrali e Paola del Giudice, docenti di pianoforte al Conservatorio Nicolini di Piacenza. La manifestazine è patrocinata da Associazione Castelli del Ducato, Fondazione Donatella Ronconi Enrica Prati, quotidiano “Libertà”, Castello di Riva, Comune di Pontedellolio, Banca di Piacenza e Pen Club Italia.
Ecco il programma: “Sonata in re maggiore, op. 6” di Beethoven, “Autumn Sketches” di William Gillock, “Valzer in la minore”, “Studio, op. 10 n. 9”; “Studio in fa minore - Improvviso fantasia, op. 66” di Chopin; “Montecchi e Capuleti”, dalla suite “Romeo e Giulietta” di Prokof’ev, “Danze Slave - Presto, op. 46 n. 1 e n. 8”; “Tempo di minuetto, op. 46 n. 4”; “Poco allegro, op. 46 n. 6” e “Allegretto grazioso, op. 72 n. 2” di Dvořák; “Stille Nacht” di Franz Gruber.
Ecco il programma: “Sonata in re maggiore, op. 6” di Beethoven, “Autumn Sketches” di William Gillock, “Valzer in la minore”, “Studio, op. 10 n. 9”; “Studio in fa minore - Improvviso fantasia, op. 66” di Chopin; “Montecchi e Capuleti”, dalla suite “Romeo e Giulietta” di Prokof’ev, “Danze Slave - Presto, op. 46 n. 1 e n. 8”; “Tempo di minuetto, op. 46 n. 4”; “Poco allegro, op. 46 n. 6” e “Allegretto grazioso, op. 72 n. 2” di Dvořák; “Stille Nacht” di Franz Gruber.
La Sonata di Beethoven (1770-1827), del 1797, è uno dei rari lavori che il musicista tedesco ha dedicato al pianoforte a quattro mani, probabilmente concepito per uso di qualche allievo. Interessante il brano del compositore statunitense Gillock (1917-1993), che ha dedicato buona parte delle sue opere ad un pubblico infantile e per questo è stato definito «lo Schubert dei bambini».
Il Valzer di Chopin (1810-1849) è una sorta di introduzione al repertorio più complesso del musicista polacco morto a Parigi e sepolto nel cimitero di Père-Lachaise, mentre il suo cuore è custodito nella chiesa di Santa Croce a Varsavia, murato in uno dei pilastri della chiesa, come da sua volontà. Gli Studi, scritti da uno Chopin ventenne, vennero da lui dedicati a Franz Lizst.
Sul solco della tradizione romantica, il russo Prokof’ev (1891-1953) si ispira alla vicenda di Romeo e Giulietta di Shakespeare. Le Danze slave di Dvořák (1841-1904) sono tratte da una serie di 16 pezzi per orchestra, del 1878, composte inizialmente per pianoforte a quattro mani. Come modello, il compositore ceco ha utilizzato le Danze ungheresi di Brahms. Risale al 1816 Stille Nacht, il canto più famoso nel mondo, eseguito in oltre 300 lingue e dialetti, nato nel 1816, in un villaggio nei pressi di Salisburgo, dove il vicario Joseph Mohr compose una poesia di sei strofe. Due anni dopo, nel 1818, Franz Gruber (1787- 1863), originario dell'Alta Austria, insegnante di scuola e organista presso la chiesa parrocchiale di Arnsdorf, compose la musica per il testo di Mohr, qui rielaborata per pianoforte a quattro mani.









