Cuori che fanno le fusa, nella Neurologia sono arrivati quattro gatti

Attività assistita con gli animali nel reparto dell’Ausl dove sono ricoverati pazienti spesso in condizioni molto delicate

Simona Segalini
Simona Segalini
|4 settimane fa
Cuori che fanno le fusa, nella Neurologia sono arrivati quattro gatti
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Sono medici dal cuore generoso che fa le fusa, morbidi angeli di pelo caldo che scaldano le mani di chi sta attraversando l’ora più delicata. Sono arrivati quattro gatti in corsia, nel reparto di Neurologia dell’ospedale di Piacenza, e detto così fa un po’ sorridere per il gioco di parole. Ma la realtà è assai più profonda. La Neurologia piacentina è un reparto ad avanzatissima qualità sanitaria e assistenziale, che ha deciso di aprire le porte agli interventi assistiti con gli animali e più in particolare con questi quattro spettacolari gatti: Ophelia, una superba red ragdoll, come Camomilla, e poi la siberiana Olivia e il norvegese Artù.
Entrano in reparto due volte alla settimana, il mercoledì e il sabato, assieme ai loro coadiutori. Non sono obbligati a farlo, gli animali, «se non fossero interessati, non vi sarebbe alcun beneficio. I nostri gatti desiderano stare con le persone».
Fanno parte dell’associazione La Collina dei Ciuchini, la cui presidente - la pedagogista Francesca Ronchetti - nel 2017 ha fatto partire questa incredibile avventura di pet therapy, portata anche negli ospedali (nel curriculum dell’associazione ci sono già il progetto all’Unità spinale di Fiorenzuola, solo momentaneamente ferma, e quelli nella pediatria e neuropsichiatria infantile dell’ospedale di Fidenza).