Michelin premia l'Enoteca di Bobbio, che entra nei ristoranti Bib Gourmand
Si allarga la “pattuglia” di cui fanno già parte L’Ostreria dei Pavesi, il Caffe Grande, l’Antica Trattoria Cattivelli e la Locanda Cacciatori

Giorgio Lambri
|2 settimane fa

C’è una new entry bobbiese nella pattuglia piacentina dei Bib Gourmand, cioè i locali a cui viene riconosciuta dalla più importante guida mondiale della ristorazione l’icona dell’omino Michelin che si lecca i baffi perché propongono una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo ad un ottimo rapporto qualità-prezzo (in genere sotto i 40 euro vini esclusi). In pratica lo step appena sotto le mitiche “stelle” della Rossa.
È l’Enoteca San Nicola, si trova in un vecchio convento agostiniano del ‘600 nel cuore della Bobbio storica ed è un’insegna che ai vecchi gourmand ricorda la compianta figura di Piero Bonacina, milanese, grande appassionato di vini, capace nella seconda metà degli anni Ottanta di realizzare il sogno di aprire un locale che si guadagnò addirittura il titolo di Migliore Enoteca d’Italia.
Dopo la sua prematura scomparsa (nel 1994) le redini del San Nicola sono passate alla moglie Miriam, alla figlia Marisa (ai fornelli) e al genero Davide Gatti (sommelier) che hanno dato una svolta personale molto interessante verso un equilibrata cucina di ricerca con accostamenti particolari anche nelle ricette più conosciute e storiche del ristorante. cercando di preparare piatti dai gusti decisi. Ma tuttora, a 31 anni di distanza dalla scomparsa del patron, la carta dei vini resta un punto di forza della locale con “chicche” che non voglio spoilerarvi per non togliervi il piacere di scoprirle.
I CONFERMATI / L’Enoteca San Nicola si aggiunge agli altri Bib Gourmand del territorio confermati anche per il 2026 in guida, che sono L’Ostreria dei Fratelli Pavesi alla Faggiola, il Caffe Grande di Rivergaro, l’Antica Trattoria Cattivelli a Monticelli e la Locanda Cacciatori a Pontedellolio.
“STELLA” E SEGNALATI / L’unica (strameritata) “stella” della provincia appartiene com’è noto da molti anni a La Palta di Bilegno (chef Isa Mazzocchi) mentre è ricca la lista dei ristoranti semplicemente segnalati - titolo di merito comunque significativo - dalla “guida delle guide” tra i quali spicca il nome di un altro storico locale bobbiese come Il Piacentino. Sono menzionati inoltre l’Osteria del Trentino da Marco in città, la Trattoria La Colonna di San Nicolò, Novo Osteria di Borgonovo, l’Antica Trattoria Giovannelli di Sarturano, la Locanda del Falco di Rivalta e la Locanda Sensi di Rivergaro, Riva di Pontedellolio, Il Nido del Picchio di Carpaneto, Da Giovanni a Cortina di Alseno e La Fiaschetteria di Besenzone.
LA CURIOSITA’ / Una curiosità: tra i ventisei nuovi Bib Gourmand 2026 («una selezione che racconta storie di cucina autentica e di grande personalità» li definisce Sergio Lovrinovich, direttore della Guida Michelin Italia) c’è anche l’Osteria Bar Sport di Casale Monferrato con lo chef Tommaso Negri, cresciuto per dodici anni sotto la guida di Filippo Chiappini Dattilo all’Antica Osteria del Teatro.
EMILIA / La seconda novità emiliana 2026 per quanto riguarda i Bib Gourmand è la Trattoria Brisla, a pochi passi dal Teatro Regio a Parma che tra pochi giorni sarà la sede anche quest’anno della cerimonia di presentazione della guida e della “rivelazione“ delle nuove Stelle. L’Emilia-Romagna in omaggio la sua consolidata tradizione “ghiottona” guida la classifica delle regioni con più ristoranti Bib Gourmand a pari merito con il Piemonte, seguite dalla Toscana con 26 locali, dalla Lombardia 23 e dal Veneto 18.

