Diga del Molato sotto la lente di ottanta ingegneri da tutto il mondo
19 Settembre 2019 04:54
Sono stati un’ottantina gli ingegneri provenienti da tutto il mondo in visita alla diga del Molato a Nibbiano di Alta Val Tidone. L’occasione è stata il quindicesimo workshop sull’analisi numerica delle dighe, seminario tecnico organizzato da Icold (International Commission on Large Dams), l’associazione internazionale che rappresenta i comitati nazionali per le grandi dighe tra cui quella italiana, ItCold, partner di questa e di tante altre iniziative.
Ad aprire i lavori il presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza, Fausto Zermani: “Per il nostro Paese, è un valore avere un’associazione come ItCold, capace di confrontarsi e aggiornarsi sullo studio e sulla valutazione delle strutture delle dighe; queste opere, a disposizione delle amministrazioni, sono un patrimonio. Forte è la necessità che i nostri territori hanno di aumentare i volumi di acqua invasata a beneficio delle comunità e in contrapposizione ai cambiamenti climatici”.
Durante la visita guidata, sono state illustrate dai tecnici del Consorzio le funzioni della diga (irrigua, difesa idraulica, produzione elettrica, valorizzazione turistica), la tipologia costruttiva (voltine inclinate sostenute da contrafforti) e le due vasche in fase di realizzo (una di impatto getti e una di dissipazione). Queste ultime sono attualmente in costruzione ai piedi della diga ed avranno lo scopo di contenere l’impetuosità dell’acqua che, una volta raggiunta la massima capacità dell’invaso, dovrà essere fatta defluire, per motivi di sicurezza, attraverso gli scarichi di superficie posizionati nella parte più alta del corpo diga.
Gli ingegneri hanno anche visitato la centralina di Enel Green Power grazie alla quale ogni anno vengono prodotti fino a 5 milioni di kWh immessi nella rete di distruzione di energia elettrica.
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