Siccità in regione, Priolo: “Entro 24 ore la richiesta di emergenza nazionale”
28 Giugno 2022 17:59
Domani la Regione Emilia-Romagna chiederà la dichiarazione di emergenza nazionale. L’ha confermato l’assessore regionale all’Ambiente e alla Protezione civile Irene Priolo che ha introdotto l’assemblea legislativa proprio con il tema dell’emergenza siccità. “Un’emergenza inedita nelle proporzioni, sicuramente più severa rispetto a quella già vissuta nel 2017 per diversi territori dell’Emilia-Romagna – ha sottolineato l’assessore -. Stiamo affrontando le difficoltà anche grazie agli interventi attuati negli ultimi anni e nessun territorio ha le ore contate per l’approvvigionamento idropotabile. Ma serve lo stato di emergenza nazionale, che chiederemo entro 24 ore, per mettere in atto immediatamente le azioni necessarie ad affrontare le criticità, a partire da un maggiore rilascio dai grandi laghi a favore del Po, al momento il vero osservato speciale, insieme a progettualità di medio-lungo periodo da attuare in tempi celeri: stiamo già lavorando su entrambi i fronti”.
L’assessore ha ripercorso gli avvenimenti degli ultimi giorni. Dopo aver dichiarato martedì scorso lo stato di crisi regionale, nelle prossime ore il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, firmerà la richiesta dello stato di emergenza nazionale al Governo. “Ottenerlo- ha sottolineato Priolo- è fondamentale per la gestione unitaria delle criticità che interessano tutto il bacino del Po, al di là dei confini regionali”. “I cambiamenti climatici in corso- ha ricordato Priolo- ci porteranno sempre più, in futuro, ad affrontare difficoltà legate alla scarsità della risorsa idrica. Il lavoro da fare è tanto, ma l’Emilia-Romagna non parte da zero. Innanzitutto, perché ha chiari i pilastri su cui fondare la propria strategia: più capacità di stoccaggio, meno perdite di rete e riutilizzo della risorsa idrica depurata. Sono i principi- ha aggiunto Priolo- a cui ispirare il nuovo Piano di tutela delle acque”.
Durante l’assemblea legislativa sono intervenuti anche i consigliere regionali piacentini. Per Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, “è necessario fare degli invasi e realizzare delle strutture idonee e adeguate a risolvere questa problematica, come d’altronde richiedono i territori da vent’anni. Sempre da vent’anni la regione invece di risolvere queste problematiche è paralizzata dal finto ecologismo dei presunti verdi”. Della stessa linea Matteo Rancan, capogruppo della Lega in Regione che afferma: “Serve uscire dall’ideologia. Abbiamo presentato un ordine del giorno per chiedere cose chiare per i nostri agricoltori, i nostri produttori e per i nostri cittadini – evidenzia Rancan -. Servono dighe, invasi e un ricalcolo del deflusso minimo vitale. Serve raccogliere per non rimanere mai senza in periodi di siccità”.
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