Castel San Giovanni, il comune più popoloso al voto: cinque domande ai candidati
19 Maggio 2024 08:57
A Castel San Giovanni si sfidano tre candidati di cui due donne, Valentina Stragliati e Mariacristina Ceruti, e Carlo Capelli. Ognuno spera di convincere la maggioranza dei 9.947 elettori chiamati alle urne.
Per consentire di votare saranno allestiti un totale di 14 seggi. La sfida è di quelle entusiasmanti.
Dei tre candidati due, Capelli e Stragliati, da tempo siedono tra i banchi del consiglio comunale e in passato sono stati anche alleati (nel 2009 Stragliati entrò in consiglio eletta con Capelli che la nominò assessora). Ceruti non ha precedenti esperienze ma una curiosità riguarda il cugino, Roberto Ceruti, che nel 2014 si candidò contro la sindaca uscente Lucia Fontana e Alberto Leggi (allora candidato di Civiltà Castellana e ora in lista con Capelli)
CINQUE DOMANDE AI CANDIDATI
1) A Castello secondo lei esiste un problema legato alle bande giovanili? Se sì, ha un progetto, un’idea, per provare a contrastarlo?
2) Il gioco a palla nelle piazze di Castel San Giovanni e gli assembramenti in piazza dopo una certa ora, questioni aperte: vietarli o no?
3) Se arrivassero richieste di allargamento degli attuali insediamenti logistici, o richieste di nuovi insediamenti, cosa risponderebbe? E perché?
4) Una giovane coppia cerca casa in affitto. Sa quanto costa un bilocale o un trilocale decoroso nel suo comune? C’è un’emergenza abitativa? Che fare?
5) Perché una persona dovrebbe vivere nel suo comune? Lei ha un luogo del cuore, preferito a Castello? Ci racconti un aneddoto anche personale
LE RISPOSTE DEI CANDIDATI (In ordine alfabetico)
CARLO CAPELLI
1 “Sì, è un problema che sta sorgendo e che fino a qualche anno fa si riteneva fosse prerogativa solo delle grandi città. L’insorgenza di bande giovanili rappresenta un segnale di crescente disagio, che da un lato va studiato per capire quali siano le proposte di politiche giovanili ed integrazione sociale più idonee a contrastarne la diffusione, dall’altro va monitorato con un miglior e più efficace controllo del territorio”.
2 “La città è un organismo vivente in cui le interazioni sono l’essenza della vita. L’ordinanza che vieta assembramenti nelle piazze dopo le venti, mi stringe il cuore. Non si tratta di vietare o no il gioco della palla, ma di riappropriarci degli spazi pubblici, togliere il senso d’insicurezza dilagante che invoglia le persone a non uscire. La vitalità delle strade e l’illuminazione sono importanti fattori di prevenzione del crimine”.
3 “Oggi gli spazi destinati alla logistica sono finiti, parlare di nuovi insediamenti significa riprogrammare il futuro. Una pianificazione seria deve essere proiettata nel tempo (dieci anni) e non può prescindere dalla risoluzione dei problemi di oggi che riguardano la viabilità, ma anche la creazione di un autoparco attrezzato con punto ristoro, un asilo, ostello per lavoratori precari e un piano di housing sociale”.
4 “Una casa in affitto arredata bilocale o trilocale a Castello costa tra 400/550 euro, prezzo dettato dal mercato caratterizzato da pochi immobili e tanta richiesta. Si rende necessaria una politica abitativa seria che favorisca il recupero delle case sfitte in centro, invitando le grandi imprese del territorio e la regione ad investimenti immobiliari votati all’housing sociale con il sistema delle “case a riscatto”.
5 “Perché può rappresentare una valida alternativa alla grande città. Certo tante cose debbono essere migliorate ma è pur sempre una città a misura d’uomo. I miei del cuore in realtà sono due: via Mozza dove sono nato e ho trascorso la mia infanzia e il bar della stazione dove ho trascorso l’adolescenza e si sono intrecciate avventure e i primi amori”.
MARIA CRISTINA CERUTI
1 “Non utilizzerei il termine bande, che associo ad un contesto criminale. Ci sono certi gruppi di giovani che manifestano disagio e lo trasmettono ai cittadini. Per questo dobbiamo intervenire sia con le forze dell’Ordine che con gli educatori per affiancare alle classiche condotte di repressione, necessarie, azioni che promuovano il senso di appartenenza alla comunità. I giovani devono sentirsi parte di qualcosa”.
2 “Non credo nei divieti se poi non si riesce a farli rispettare. Preferisco pensare una azione amministrativa che crei i presupposti per evitare le situazioni di contrasto tra cittadini: è un fatto che dopo le 21 Castello è un paese deserto. Rigenerare gli spazi in centro per accogliere la comunità, riqualificare gli impianti sportivi e aprire nuovi spazi per i giovani è una soluzione che rispetta le esigenze di tutti”
3 “Che oggi abbiamo un paese da ripensare. La richiesta sarebbe valutata con attenzione, ma la priorità è quella di infrastrutture che rendano efficiente e vivibile la viabilità castellana e dignitosa l’accoglienza dei lavoratori. Possiamo costruire se garantiamo benessere e salute alle persone e se assicuriamo ai cittadini l’efficientamento energetico, l’attenzione alla sostenibilità e la neutralità delle emissioni”.
4 “Faticherebbero a trovarla e dovrebbero sostenere costi che andrebbero dai 600 euro in su. C’è una emergenza, specie per i giovani residenti, sia per i costi che per la qualità degli alloggi. Per questo vogliamo rilanciare i più brevi affitti calmierati previsti dagli accordi provinciali e come sta avvenendo altrove il Comune li agevolerà costituendo un fondo di garanzia per tutelare i proprietari in caso di morosità”.
5 “Castel San Giovanni è una città, ma con l’anima di un paese: questo può favorire il senso di comunità. Inoltre, è un crocevia importante: si è a un’ora da Milano e molto vicino alle colline piacentine; perciò, tutti potrebbero viverci bene. Sono affezionata al Campo Giochi in via Fratelli Bandiera: ho tanti bei ricordi legati anche al tempo in cui praticavo pattinaggio artistico. Davvero momenti felici”.
VALENTINA STRAGLIATI
1 “Il problema esiste anche a Castello, è necessario intervenire affiancando, all’aspetto strettamente normativo, l’educazione dei giovani. Doveroso potenziare gli organici delle Forze dell’Ordine per garantire un maggior presidio del territorio, H24. Proponiamo progetti di educativa di strada e la realizzazione di un centro pomeridiano dove i giovani possano essere seguiti nel post scuola da educatori in progetti che li rendano protagonisti, valorizzando i loro talenti”.
2 “La piazza è di tutti e questo richiede in primis educazione e rispetto per chi vive e lavora nei dintorni. Credo sia necessario intervenire affinché non si creino situazioni di bivacco e per far sì che i bambini trovino altri spazi per giocare liberamente, anche per la loro stessa sicurezza. Spesso i palloni finiscono in strada esponendo i minori a situazioni di pericolo”.
3 “Grazie all’interessamento del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini faremo tutto il possibile per realizzare adeguate infrastrutture come la tangenziale nord-ovest, la tangenziale nord-est e il raccordo ferroviario per il trasporto su ferro delle merci da e verso l’area logistica. Dopodiché si valuteranno le proposte di nuovi insediamenti caso per caso”.
4 “La media degli affitti si aggira attorno ai 450-500 euro mensili. Non parlerei di emergenza abitativa, piuttosto di necessità di migliorare le condizioni per aiutare coloro che vogliono trasferirsi a Castello. Vogliamo destinare risorse economiche alle giovani coppie che intendono mettere radici nella nostra città”.
5 “Perché è una città a portata di famiglie, con servizi facilmente raggiungibili relativi a istruzione, sport, cultura e con numerose attività commerciali di qualità, come negozi, bar e ristoranti. Può inoltre vantare una posizione geografica strategica di collegamento tra diverse regioni. Il mio luogo del cuore? Il nostro bellissimo Teatro Verdi, luogo emblema della Cultura castellana dove ho avuto l’onore di stringere la mano ad attori e artisti di fama internazionale”.
Sul quotidiano Libertà di domenica 19 maggio altre curiosità sui candidati e il taccuino elettorale
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