Vini Igt Emilia, slitta l’obbligo di fascette. Confagricoltura: “Risposta alle nostre istanze”

17 Marzo 2025 12:00

E’ slittato ad agosto l’obbligo di di fascette sui vini Igt Emilia. Lo rende noto Confagricoltura Piacenza. La notizia è giunta proprio durante la riunione della sezione di prodotto vitivinicola della associazione, che aveva con all’ordine del giorno l’introduzione dell’obbligo dei contrassegni di stato sui vini Igt Emilia. Questione legata ai controlli, ma di impatto gestionale ed economico non secondario sulle aziende vitivinicole piacentine che stanno parallelamente lavorando alla revisione del disciplinare dei vini Doc dei colli Piacentini.

i temi dell’incontro di sezione vitivinicola

“L’incontro è stato l’occasione per ripercorrere tutto il lavoro, sia corale che a cura degli esperti – si legge nel comunicato -, portato avanti da due anni a questa parte, per rivedere le denominazioni e riposizionare le produzioni. Dalla revisione – prosegue la nota di Confagricoltura Piacenza -, alcuni vini oggi qualificati come Doc saranno qualificati Igt in un disegno complessivo e organico che dovrebbe portare con più efficacia alla promozione, soprattutto a livello nazionale e internazionale, dei vini territoriali, oggi caratterizzati da una miriade di denominazioni che sui mercati globali trovano sbocco solo con un una promozione one to one, ma che non possono beneficiare, di fatto, di un brand territoriale”.

l’opinione di confagricoltura

“La conferma della proroga al primo agosto dell’obbligo di fascette sui vini Igt è una buona notizia – spiega Stefano Pizzamiglio – presidente sezione di prodotto Vitivinicola di Confagricoltura Piacenza -. È stata una richiesta di Confagricoltura al Consorzio Igt Emilia. Vorremmo che l’obbligo di fascetta sui vini Igt non ci fosse proprio, per una serie di motivi, ma il Consorzio ci ha fatto comprendere che la decisione è assunta per rispondere a esigenze di altre produzioni vinicole. La nostra realtà è variegata e ricca di piccole cantine di pregio, ma contenute nei volumi, quest’obbligo rappresenta un onere in più in campo alle aziende ed entra un po’ a gamba tesa nel percorso che avevamo in mente, ma non lo inficia. La piramide dei vini delineata dalla proposta del nuovo disciplinare – ha spiegato Pizzamiglio – farà più ordine nelle denominazioni rendendole più facilmente comunicabili a un pubblico ampio, nel breve periodo l’individualità delle singole cantine e di alcuni vini potrebbe non trarne immediato vantaggio, ma sono convinto che in prospettiva tutti beneficeranno del riposizionamento complessivo delle nostre produzioni. La proroga dell’obbligo di fascette sugli Igt consente alle aziende più piccole di avere un po’ più di tempo per organizzarsi”.

 

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