Giornata mondiale autismo, una start up italiana lavora a un nuovo farmaco efficace
02 Aprile 2022 05:00
Oggi ricorre la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, istituita dall’Onu nel 2007 con lo scopo di sensibilizzare alla conoscenza di questo disturbo e porre l’attenzione sui diritti delle persone che ne sono affette e delle loro famiglie.
Da anni la ricerca scientifica è impegnata a trovare un farmaco che possa essere efficace e proprio in questi giorni è arrivata la notizia che la start-up italiana Iama Therapeutics, nata dall’attività di ricerca dell’Istituto italiano di tecnologia (Iit), è riuscita a raccogliere un finanziamento di 8 milioni di euro per lo sviluppo di un nuovo candidato farmaco per problemi legati allo sviluppo neurologico, come le condizioni nello spettro dell’autismo, la sindrome di Down, l’epilessia e alcune malattie rare.
Le risorse consentiranno di iniziare nei prossimi 24 mesi le sperimentazioni cliniche sull’uomo.
Il nuovo farmaco, chiamato Iama-6, blocca la proteina Nkcc1, che ha già mostrato di essere un bersaglio promettente nel trattamento dei sintomi di questi disturbi. La sua scoperta ha portato alla pubblicazione sulla rivista Chem, nel 2020, ed è stata protetta da un brevetto che vede coinvolti, a fianco dell’Iit, anche Fondazione Telethon, Università di Genova e Università di Bologna.
“Nel campo del neurosviluppo ci sono pochissimi composti efficaci e sono ancora meno quelli che raggiungono fasi avanzate di sviluppo per diventare farmaci”, commenta Laura Cancedda, alla guida del team di ricerca insieme a Marco De Vivo.
“Siamo entusiasti di vedere come il lavoro di ricerca partito diversi anni fa abbia gettato solide basi per lo sviluppo di una nuova possibile terapia”, aggiunge la ricercatrice. “Il grande interesse riscontrato da parte di investitori di così alto livello – conclude De Vivo – è anche una dimostrazione di quanto la multidisciplinarietà di Iit messa in campo per Iama-6 sia stata una carta vincente”.
“Iama è la quarta start-up lanciata da Iit nelle Scienze della vita in meno di un anno – commenta Matteo Bonfanti, direttore del Trasferimento tecnologico di Iit – ed è l’esempio vivente della qualità dell’ecosistema del trasferimento tecnologico italiano”.
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