Svolta “etilica” per l’idrogeno verde: così si può produrre dagli scarti del whisky

01 Febbraio 2024 05:00

Le acque reflue dell’industria delle distillerie potrebbero essere utilizzate per produrre idrogeno verde, un tipo di carburante sostenibile, grazie a materiali sviluppati da scienziati dell’Università di Heriot-Watt.
Le distillerie in Scozia da sole producono circa 1 milione di litri all’anno di acque reflue dal processo di distillazione del whisky, a livello globale parliamo di circa 1 miliardo di litri all’anno.
Gli scienziati di Heriot-Watt hanno sviluppato un modo per utilizzare questa risorsa per produrre idrogeno verde, un processo che attualmente richiede 20,5 miliardi di litri di acqua dolce all’anno.
Sudhagar Pitchaimuthu, scienziato dei materiali alla School of Engineering and Physical Sciences di Heriot-Watt, ha spiegato: “Sono necessari 9 chilogrammi di acqua per produrre un chilo di idrogeno verde. Nel frattempo, ogni litro di produzione di whisky di malto crea circa 10 litri residui. Sappiamo che, per contribuire a proteggere il pianeta, dobbiamo ridurre l’uso di acqua dolce e di altre risorse naturali. Quindi la nostra ricerca si è concentrata su come utilizzare queste acque reflue delle distillerie per la produzione di idrogeno verde con un processo semplice che rimuove i materiali di scarto presenti nell’acqua stessa”.
Pitchaimuthu e il suo team hanno sviluppato un materiale a livello nanometrico per consentire alle acque reflue delle distillerie di sostituire l’acqua dolce nel processo di produzione di idrogeno verde. La nanoparticella tratta le acque reflue e, stando ai risultati della ricerca, ha prodotto quantità simili o leggermente superiori di idrogeno verde rispetto ai risultati ottenuti con l’acqua dolce.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Royal Society of Chemistry, Sustainable Energy & Fuels.

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