Dal sogno all'impresa: 50 giovani all'ex Carmine per realizzare startup

Fabio Sgaragli: «Il mondo del lavoro è sempre più fluido»

Leonardo Chiavarini
|3 settimane fa
Un momento del talk tenuto da Clara Poletti - © Libertà/Leonardo Chiavarini
Un momento del talk tenuto da Clara Poletti - © Libertà/Leonardo Chiavarini
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Fare di Piacenza una culla d'innovazione. Questo il sogno che guida "Startup creation lab”, il percorso gratuito di formazione all'imprenditorialità del Laboratorio Aperto di Piacenza. La seconda edizione dell'iniziativa ha raccolto l'interesse di numerosi giovani, italiani e stranieri, che hanno scelto di studiare in uno dei quattro atenei piacentini. Il progetto realizzato da "Gate Rei” e "Open Lab”, reso possibile grazie ai Fondi Europei della Regione Emilia-Romagna, ha infatti ricevuto il patrocinio del Comune e di "Piacenza città delle università”, oltre che del Politecnico di Milano, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, dell'Università di Parma e del Conservatorio Nicolini.
Saranno più di 50 gli studenti che parteciperanno a un percorso strutturato in una decina di incontri: lì si conosceranno, si scambieranno idee e intuizioni e collaboreranno su vari progetti. Dal sogno all'azienda: la startup (impresa emergente) è il concetto al centro dell'iniziativa, la quale, però, non si pone limiti stringenti e punta a ispirare i giovani. «Questo non è solo un laboratorio per "costruire” una startup, ma vuole fornire competenze valide in maniera trasversale nel mondo del lavoro e nella vita». Lo ha spiegato così Fabio Sgaragli, presidente di Gate Rei, alla platea dei partecipanti riunitasi venerdì scorso all'ex Carmine per l'evento di lancio del progetto, in lingua inglese. «Vogliamo aiutare i giovani a orientarsi in un mondo del lavoro sempre più fluido e magmatico – ha proseguito Sgaragli – fornendo loro competenze trasversali che possano servire sia per fare impresa sia se si ha intenzione di lavorare per una grande azienda». E proprio per ispirare e portare esperienze di livello sono stati chiamati sul palco dell'Ex Carmine anche alcuni ospiti. Clara Poletti, componente del Collegio di Arera e presidente del Board dei Regolatori di Acer (Agenzia europea per la Cooperazione dei Regolatori dell'energia); Ruggero Civitarese, Ceo e fondatore di "FabVision”; Edoardo Scornajenghi, Energy, utilities&resources director per "PwC”; Giulia De Martini, Head of research e partner di TheFabLab e, infine, Yuliya Bokova, Ecosystem manager di "Le Village-Credit Agricole”. I 5 relatori hanno parlato d'innovazione, ciascuno declinando il concetto per il proprio settore. Le parole d'ordine emerse sono state 3: il "coraggio” di cambiare, la "curiosità” per capire e, infine, la "volontà” di realizzare qualcosa di utile, in grado di avere un impatto positivo sul mondo.