Quanti cocktail con i vini piacentini
Presentato a Vinitaly 2025 il ricettario dei barman con Malvasia, Ortrugo e Gutturnio. Abbinamenti con i finger food di quattro top chef

Giorgio Lambri
20 aprile 2025|25 giorni fa

Nemo propheta in patria. Men che meno i vini piacentini, spesso snobbati dai nostri baristi a favore di Prosecco, Franciacorta, Trento Doc e compagnia bricola. Eppure le produzioni locali meriterebbero più considerazione, tanto più per il fatto che si sta alzando anno dopo anno l’asticella della qualità. E non parliamo solo del calice dell’aperitivo. In occasione del recente Vinitaly, a Verona, il Consorzio di tutela dei Vini Doc dei Colli Piacentini ha organizzato una interessante Master Class sul tema “I vini piacentini incontrano la Mixology”. Sono intervenuti il presidente Marco Profumo, il delegato Ais di Piacenza, Giovanni Derba e il delegato Abi Professional Andrea Usberti. Da sempre simbolo di convivialità e tradizione, i vini di casa nostra, espressione delle DOC Gutturnio, Ortrugo, Malvasia e Colli Piacentini (ma non solo), trovano una nuova espressione attraverso i professionisti dello shaker, diventando protagonisti di cocktail che sorprendono per freschezza, struttura e versatilità. Che si tratti di bollicine che aggiungono vivacità, bianchi aromatici che esaltano la complessità di un drink o rossi intensi che ne arricchiscono il carattere, il vino si dimostra un ingrediente straordinario capace di ridefinire il concetto stesso di cocktail.
Nell’occasione è stata presentata una raccolta di ricette, “Sorseggiando i Colli Piacentini”, che è un invito a scoprire nuovi orizzonti, a lasciarsi incuriosire e ispirare. Andrea Usberti, partendo dalla categoria degli Sparkling Wine (cioè i cocktail a base di vino spumante frutta liquori e distillati), ha ribadito come il progetto unisca la tradizione vitivinicola piacentina alla creatività del bere miscelato, per dimostrare che il vino non è solo un compagno di tavola, ma anche un ingrediente sorprendente da esplorare dietro al bancone.
Dopo di che i barman Gionata Repetti e Gabriele Leccacorvi hanno preparato quattro ricette di sparkling elaborate per l’abbinamento con preparazioni di altrettanti celebri chef piacentini. Un dialogo di sapori che racconta l’essenza del territorio piacentino. Quattro le proposte di finger food gourmet, create a Vinitaly 2025 dalle sapienti mani dei nostri chef e pensate per accompagnare le note aromatiche dei cocktail in abbinamento, in un percorso sensoriale che invita a riscoprire i vini DOC dei Colli Piacentini in una veste sorprendente
1) Alessia (cocktail dai sentori agrumati e speziati) a base di Malvasia Secco Frizzante ideato - come tutti i quattro cocktail - da Andrea Usberti abbinato a una “Giardiniera al cucchiaio” di Paco Zanobini (chef ambasciatore di Alma, la Scuola di alta cucina italiana di Colorno)
2) Aurora (dai sentori tropicali ed erbacei) a base di Ortrugo dei Colli Piacentini abbinato ad Aurora Verde della chef stellata Isa Mazzocchi (La Palta di Bilegno) piatto a base di asparagi, ricotta e gallette (tutto rigorosamente piacentino)
3) Veronica (dai sentori dolci e fruttati) a base di Ortrugo Spumante, abbinato a Bon Bon di Luccio Perca di Daniele Repetti (Il Nido del Picchio di Carpaneto), brillante rilettura del gustoso pesce di fiume e di lago.
4) Al Bicer dal Nobil (dai sentori speziati e fruttati) a base di Gutturnio Frizzante, abbinato a “Val Tidone in un Boccone” di Riccardo Bossi de’ Le Proposte di Corano, cestino di sfoglia a base di cappone, salame piacentino, Grana Padano).
Ecco gli altri cocktail proposti nel ricettario “piacentino” presentato a Vinitaly.
1) Cuore e Terra (dal sapore molto fruttato, con spiccata anguria e frutto della passione) a base di Colli Piacentini Malvasia Secco by Sara Schiavi (3ª al Memorial Casella).
2) Il Profumo del Mosto Selvatico (con sentori speziati e note agrumate) a base di Malvasia Secco Frizzante e Malvasia Passito by Marina Milan (2ª al Memorial Casella)
3) My Love (note siciliane con sentore di fichi d’india e agrumi) a base di Ortrugo by Carmine Turano (3° al Memorial Casella).
4) Il Maestro (dal gusto speziato con spiccate note di pesca e rosa canina) a base di spumante Metodo Classico Pinot Nero dei Colli Piacentini by Andrea Boschi (4° classificato al 3° Memorial Casella):
5) Mandarino e Zenzero (dal sentore agrumato con le note piccanti dello zenzero) a base di Malvasia Secco by Mirko Salvagno.
6) Toulouse Lautrec (con spiccati sentori mediterranei di albicocca, fragole e agrumi) a base di spumante Metodo Classico Pinot Nero dei Colli Piacentini by Marco Pistone.
7) Vie Verdi (con note floreali fruttate e speziate) a base di Malvasia Secco by Laura Dalcaldo.
8) Hell-Dorado (con note mediterranee dai sentori freschi e floreali) a base di spumante Metodo Classico Pinot Nero dei Colli Piacentini by Simona Trivellini.
9) Infinity Rosé (dal sentore di fiori con spiccata fragranza di rosa) a base di Pinot Nero Spumante Metodo Classico Rosé by Tommaso Biella.
10) Pineapple Dreams (dalle note floreali e tropicali) a base di Ortrugo by Claudio Fiora.
11) Golden (dalle note floreali, fruttate e speziate) e base di Malvasia Dolce by Davide Benvenuti.
12) Lisa (con sentori di pompelmo rosa, note floreali e frutta esotica) a base di Malvasia Dolce Frizzante by Filippo Marchesi (1° classificato al 3° Memorial Casella)
13) Mala (dalle note floreali e fruttate) a base di Malvasia Dolce by Ioan Boyncol Yonev (2° classificato al Memorial Casella).
14) Kantin (dai sentori boschivi con note dolci e speziate) a base di Colli Piacentini Sauvignon by Luca Grassi (3° classificato al Memorial Casella).
15) Yoghi (dalle note di sottobosco) a base di Ortrugo by Enrica Oddi (3ª classificata al Memorial Casella).