Gesti di bellezza: farsi la maschera per un benessere a tutto tondo
Una volta alla settimana può migliorare la qualità della pelle e dell'umore
Francesca Pelucchi
|1 settimana fa

Farsi la maschera può migliorare pelle e umore- © Libertà/Francesca Pelucchi
Insieme agli scrub e ai peeling, le maschere fanno parte di una categoria di cosmetici che, pur non rientrando nella routine quotidiana, partecipano in misura importante alla risoluzione di diverse problematiche in maniera intensiva e con effetto immediato. Applicare una maschera, almeno una volta alla settimana, è perciò raccomandato. Ma quale scegliere? Ne esistono di diversi tipi, in crema, in gel, d’argilla, in tessuto, a led e peel-off e cambiano in base alla funzione, che può essere idratante, anti age, rimpolpante o depurante. A ognuno le sue, perché si possono usare in maniera alternata, seguendo alcune regole di base affinché l’effetto risulti efficace.
Prima dell’applicazione
La maschera deve essere applicata sulla pelle del viso e del collo perfettamente pulita e asciutta. È importante rimuovere bene il trucco e lavare la faccia e il collo con abbondante acqua tiepida ed eventuali prodotti specifici. Una pelle ostruita non permette, infatti, la penetrazione del prodotto che risulterà quindi poco efficace.
La maschera deve essere applicata sulla pelle del viso e del collo perfettamente pulita e asciutta. È importante rimuovere bene il trucco e lavare la faccia e il collo con abbondante acqua tiepida ed eventuali prodotti specifici. Una pelle ostruita non permette, infatti, la penetrazione del prodotto che risulterà quindi poco efficace.
Durante l’applicazione
Lo strumento migliore per stendere le maschera con precisione e su ogni angolo del viso, quando il prodotto si presenta in crema, è sicuramente un pennello con setole morbide da usare facendo movimenti che dal centro si spingono verso l’esterno, non trascurando i contorni e la fronte fino all’attaccatura dei capelli. È importante che la maschera aderisca perfettamente alla pelle, senza risultare troppo abbondante o appiccicosa. Bisogna fare attenzione, però, al contorno occhi. Esistono, infatti maschere specifiche per le zone più sensibili, perché non tutte le maschere possono essere applicate dove la pelle è più sottile e delicata. Il tempo di posa varia normalmente da quindici a venti minuti per le maschere che si seccano e hanno bisogno di rimozione, ma, se la maschera è in crema o in gel, è consigliabile per un’azione ancora più prolungata, lasciarla agire anche tutta la notte dopo aver asciugato l’eccesso con una velina e ripulito il contorno occhi. Per quanto riguarda le maschere in tessuto, usa e getta, invece, sempre dopo aver pulito bene il viso, vanno fatte aderire bene alla pelle, si lasciano in posa secondo le istruzioni e infine vanno rimosse massaggiando il siero residuo prima di proseguire con la normale routine di skincare. Durante la posa è bene assumere una posizione comoda per evitare che le maschere in tessuto si spostino o perdano aderenza. Stesso discorso vale per le maschere in idrogel o silicone. È bene approfittare del tempo di posa delle maschere anche per godersi un momento di benessere, aspetto da non sottovalutarsi quando si parla di beauty routine. Un altro consiglio è leggere se le maschere siano o meno riutilizzabili perché quelle in silicone, spesso, si possono usare diverse volte, e di solito è indicato. Alcune si possono lavare, ma dev’esser scritto sulla confezione, oppure vanno conservate nella propria confezione per utilizzarle poi successivamente.
Lo strumento migliore per stendere le maschera con precisione e su ogni angolo del viso, quando il prodotto si presenta in crema, è sicuramente un pennello con setole morbide da usare facendo movimenti che dal centro si spingono verso l’esterno, non trascurando i contorni e la fronte fino all’attaccatura dei capelli. È importante che la maschera aderisca perfettamente alla pelle, senza risultare troppo abbondante o appiccicosa. Bisogna fare attenzione, però, al contorno occhi. Esistono, infatti maschere specifiche per le zone più sensibili, perché non tutte le maschere possono essere applicate dove la pelle è più sottile e delicata. Il tempo di posa varia normalmente da quindici a venti minuti per le maschere che si seccano e hanno bisogno di rimozione, ma, se la maschera è in crema o in gel, è consigliabile per un’azione ancora più prolungata, lasciarla agire anche tutta la notte dopo aver asciugato l’eccesso con una velina e ripulito il contorno occhi. Per quanto riguarda le maschere in tessuto, usa e getta, invece, sempre dopo aver pulito bene il viso, vanno fatte aderire bene alla pelle, si lasciano in posa secondo le istruzioni e infine vanno rimosse massaggiando il siero residuo prima di proseguire con la normale routine di skincare. Durante la posa è bene assumere una posizione comoda per evitare che le maschere in tessuto si spostino o perdano aderenza. Stesso discorso vale per le maschere in idrogel o silicone. È bene approfittare del tempo di posa delle maschere anche per godersi un momento di benessere, aspetto da non sottovalutarsi quando si parla di beauty routine. Un altro consiglio è leggere se le maschere siano o meno riutilizzabili perché quelle in silicone, spesso, si possono usare diverse volte, e di solito è indicato. Alcune si possono lavare, ma dev’esser scritto sulla confezione, oppure vanno conservate nella propria confezione per utilizzarle poi successivamente.
Come scegliere la giusta maschera
Sulla scelta della maschera intercorrono diversi fattori in particolare la tipologia di pelle e l’età. Fino ai 35 anni, se non si hanno specifiche esigenze, sono preferibili maschere dall’effetto idratante e astringente, per correggere eventuali imperfezioni e l’eccesso di sebo, mentre dai 35 anni, soprattutto d’inverno è consigliabile scegliere maschere defaticanti e nutrienti che vanno a compensare le principali carenze della pelle dovute al clima e al tenore di vita, ma anche anti age. Lo stesso vale per le pelli over che è bene che prediligano maschere anti età e rimpolpanti per contrastare la perdita di luminosità del viso e di tonicità. Per quanto riguarda la frequenza, invece, se si ha bisogno di un’azione urto si può utilizzare la maschera anche un paio di volte la settimana, purché questa non contenga agenti esfolianti e particolarmente aggressivi. In generale, è bene seguire le indicazioni riportate sulle confezioni dei prodotti per evitare un uso improprio.
Sulla scelta della maschera intercorrono diversi fattori in particolare la tipologia di pelle e l’età. Fino ai 35 anni, se non si hanno specifiche esigenze, sono preferibili maschere dall’effetto idratante e astringente, per correggere eventuali imperfezioni e l’eccesso di sebo, mentre dai 35 anni, soprattutto d’inverno è consigliabile scegliere maschere defaticanti e nutrienti che vanno a compensare le principali carenze della pelle dovute al clima e al tenore di vita, ma anche anti age. Lo stesso vale per le pelli over che è bene che prediligano maschere anti età e rimpolpanti per contrastare la perdita di luminosità del viso e di tonicità. Per quanto riguarda la frequenza, invece, se si ha bisogno di un’azione urto si può utilizzare la maschera anche un paio di volte la settimana, purché questa non contenga agenti esfolianti e particolarmente aggressivi. In generale, è bene seguire le indicazioni riportate sulle confezioni dei prodotti per evitare un uso improprio.
Dioniso, l'accessorio perfetto fra relax e sostenibilità
Per godere appieno degli effetti benefici delle maschere, è buona norma dedicare al relax il tempo di posa. Per farlo ci si può stendere e ascoltare buona musica, magari attraverso un diffusore come dionisio, fatto per essere collegato allo smartphone senza bisogno di elettricità. Lo ha progettato Perpetua, il brand di Alisea che dal 1994 trasforma materiali di scarto in oggetti di design attraverso processi innovativi e inclusivi. Dionisio, infatti, è realizzato in zantech, un innovativo compound tecnico a base di grafite riciclata, purificata e trasformata dagli scarti di produzione di grandi aziende high-tech per contribuire in modo concreto all’economia circolare. Inoltre, dionisio viene assemblato in Italia attraverso una filiera controllata. Il confezionamento e la logistica avvengono in collaborazione con la cooperativa Job Mosaico, che mira a favorire l’approccio al mondo del lavoro per promuovere autonomie e competenze di persone fragili, con disagio psicologico, sociale ed economico.
Per godere appieno degli effetti benefici delle maschere, è buona norma dedicare al relax il tempo di posa. Per farlo ci si può stendere e ascoltare buona musica, magari attraverso un diffusore come dionisio, fatto per essere collegato allo smartphone senza bisogno di elettricità. Lo ha progettato Perpetua, il brand di Alisea che dal 1994 trasforma materiali di scarto in oggetti di design attraverso processi innovativi e inclusivi. Dionisio, infatti, è realizzato in zantech, un innovativo compound tecnico a base di grafite riciclata, purificata e trasformata dagli scarti di produzione di grandi aziende high-tech per contribuire in modo concreto all’economia circolare. Inoltre, dionisio viene assemblato in Italia attraverso una filiera controllata. Il confezionamento e la logistica avvengono in collaborazione con la cooperativa Job Mosaico, che mira a favorire l’approccio al mondo del lavoro per promuovere autonomie e competenze di persone fragili, con disagio psicologico, sociale ed economico.









