Dal Piace alla Spal, la grande avventura di Gabriele Desiderato: “Sogno la Serie A”
14 Luglio 2022 10:40
Il numero 10 sulle spalle, un orecchino al lobo sinistro che ricorda molto quello del suo idolo – “el diez” per eccellenza – Diego Armando Maradona, ma soprattutto una valigia piena zeppa di sogni: su tutti quello di esordire, un giorno, in Serie A.
È il bagaglio con il quale il quattordicenne Gabriele Desiderato, mezzala dai piedi vellutati, salirà presto su un treno con direzione Ferrara, dove dalla prossima stagione giocherà indossando la maglia della squadra Under 15 della Spal. Per il giovanissimo calciatore piacentino, che nelle ultime cinque stagioni ha rappresentato uno dei talenti più promettenti della “cantera” biancorossa, la grande occasione si è materializzata con modalità a dir poco singolari.
“Insieme ai miei compagni del Piace – spiega – lo scorso campionato abbiamo affrontato la Spal due volte e in occasione della sfida di ritorno mi sono fatto notare dai suoi talent scout: nonostante la pesante sconfitta per 5-0 ero stato tra i migliori in campo. Così mi hanno invitato a prendere parte a un provino di tre giorni, che fortunatamente sono riuscito a superare. Non posso che ringraziare il Piacenza Calcio per quello che ha fatto per me, in particolare il mio mister Gianluca Chierici e i dirigenti Francesco Guareschi e Pietro Rancati (con quest’ultimo ora nello scouting del Milan, ndc). Senza di loro non mi sarebbe mai arrivata questa chiamata”.
Il sogno può quindi avere inizio: certo, a quattordici anni è facile perdersi, motivo per il quale Gabriele – nonostante il più che comprensibile entusiasmo – preferisce rimanere coi piedi ben ancorati al terreno, o meglio, al pallone. “Devo solo pensare a giocare al meglio delle mie possibilità – aggiunge – consapevole che il cammino sarà lungo e difficile. Sin da quando ho mosso i primi passi su di un campo da calcio l’obiettivo è sempre stato quello di esordire tra i professionisti. La Serie A è il sogno più grande e farò di tutto per tramutarlo in realtà”.
Un cuore a forma di pallone ma al tempo stesso una maturità non indifferente per un ragazzino che intende calcare i prati dei palcoscenici più importanti: Gabriele non ha infatti intenzione di abbandonare gli studi.
“Come ripetono sempre i miei genitori, Beatrice e Lello, non devo trascurare tanti altri aspetti: tra questi c’è sicuramente lo studio. A settembre, quando vivrò a Ferrara, frequenterò un istituto sportivo. Anche in questo caso non vedo l’ora di cominciare”.
Non resta che augurare in bocca al lupo a Gabriele, nella speranza che quel ciuffo sbarazzino e quel dieci ormai cucito sulle spalle possano un giorno far sognare anche noi.
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