Colpo grosso della Bakery sul campo di Faenza
Basket Serie B: sfida combattuta e guizzo finale per sperare nella salvezza diretta
Redazione Online
12 aprile 2025|5 giorni fa

La Bakery squarcia il cielo di Romagna. Pesante come il piombo e prezioso come l’oro, il colpo piazzato da Piacenza al Cattani, che permette agli uomini di Salvemini di riacciuffare Desio e Crema, in attesa della trasferta odierna di quest’ultima a Lumezzane, e di continuare a coltivare il sogno della salvezza diretta. Successo meritato per determinazione, volontà di imporre il fisico, imbrigliando spesso il gioco dei rivali vicino a canestro ed impedendone le penetrazioni, e per capacità di ripartire ogni volta che i Blacks sembravano sul punto di piazzare la zampata per girare l’inerzia. Già l’approccio inonda di fiducia i cuori biancorossi: la rete difensiva si chiude a maglio a protezione del tabellone ed è ricettiva sulle linee di passaggio, permet-tendo recuperi e rapida verticalità offensiva. Dall’altra parte le larghe spalle di Zoccoletti fanno il vuoto e scavano il piccolo solco dell’11-17 su cui coach Garelli deve spendere il primo time out per provare a mischiare il mazzo sul parquet, ma neanche l’esperienza di Ammannato frena l’ardore del lungo svizzero, che batte il ferro caldo (17-25) ed alla prima sirena manda già alle stampe 13 punti sul referto.
La garra ed i guizzi di Perin (messo a difendere su Vico, in una bella sfida tra amici e reciproci ex di turno) conservano in dispensa quanto cucinato nel primo periodo, con un piccolo aiuto della sorte sotto forma di felice tabellata dall’arco del capitano per il 26-36 del 16’. Prende ispirazione e lo imita per fame agonistica Calbini, che tra folate, assalti su Naoni dal post basso ed ispirazioni per Cavallero provoca qualche crollo delle certezze piacentine, con lo scalino che si lima fino a più che dimezzarsi a metà cammino. Il -4 della pausa lunga è un affare per Faenza, che ne trae linfa e ne fa leva per rilanciarsi al riavvio con gli assalti di Poletti a riappianare il tavolo del convivio sul pari 46. La Bakery si ribella al mutamento d’inerzia, riapre il fuoco con Lanzi ed un ubiquo Naoni, tentando il rimbalzo tecnico (46-53), ma i dardi infuocati di Vico e Fragonara riscrivono il nulla di fatto alla terza sirena. A sgommare, dopo il sorpasso subito sul 59-57 è però di nuovo Piacenza, che dapprima vola come farfalla, attaccando con pazienza per imbeccare i lunghi, poi punge come un’ape, con le triple di Chiti e Taddeo a completare lo 0-13 di break che fa piombare al 37’ il PalaCattani nello psicodramma: 6175. Faenza, come uno studente fuori corso, prova a recuperare nell’imminenza dell’esame quanto non studiato nel semestre, ma arriva solo fino al -7, poi è ricacciata indietro da altri squarci aperti da Naoni e dalla griffe finale di Blair.
La garra ed i guizzi di Perin (messo a difendere su Vico, in una bella sfida tra amici e reciproci ex di turno) conservano in dispensa quanto cucinato nel primo periodo, con un piccolo aiuto della sorte sotto forma di felice tabellata dall’arco del capitano per il 26-36 del 16’. Prende ispirazione e lo imita per fame agonistica Calbini, che tra folate, assalti su Naoni dal post basso ed ispirazioni per Cavallero provoca qualche crollo delle certezze piacentine, con lo scalino che si lima fino a più che dimezzarsi a metà cammino. Il -4 della pausa lunga è un affare per Faenza, che ne trae linfa e ne fa leva per rilanciarsi al riavvio con gli assalti di Poletti a riappianare il tavolo del convivio sul pari 46. La Bakery si ribella al mutamento d’inerzia, riapre il fuoco con Lanzi ed un ubiquo Naoni, tentando il rimbalzo tecnico (46-53), ma i dardi infuocati di Vico e Fragonara riscrivono il nulla di fatto alla terza sirena. A sgommare, dopo il sorpasso subito sul 59-57 è però di nuovo Piacenza, che dapprima vola come farfalla, attaccando con pazienza per imbeccare i lunghi, poi punge come un’ape, con le triple di Chiti e Taddeo a completare lo 0-13 di break che fa piombare al 37’ il PalaCattani nello psicodramma: 6175. Faenza, come uno studente fuori corso, prova a recuperare nell’imminenza dell’esame quanto non studiato nel semestre, ma arriva solo fino al -7, poi è ricacciata indietro da altri squarci aperti da Naoni e dalla griffe finale di Blair.
Il tabellino
BLACKS FAENZA 73 BAKERY PIACENZA 83
BLACKS FAENZA: Poletti 22 (6/12, 1/4), Calbini 15 (6/8, 1/4), Vico 3 (0/3, 1/3), Camparevic ne, Poggi 5 (2/5, 0/2), Bendandi ne, Magagnoli 2 (0/2, 0/1), Ammannato (0/2), Cavallero 13 (3/10, 1/3), Garavini ne, Fragonara 13 (1/3, 3/5). All. Garelli.
BAKERY PIACENZA: Naoni 16 (4/9, 2/4), Perin 12 (3/9, 1/5), Morvillo 0 (0/1), Longo 8 (4/4), Zoccoletti 15 (5/7, 1/3), Blair 4 (1/2), Fea 1, Chiti 5 (1/2, 1/2), Lanzi 9 (0/1, 3/6), Taddeo 13 (2/4, 3/5), All. Salvemini.
ARBITRI: Scarfò e Riggio.
BLACKS FAENZA: Poletti 22 (6/12, 1/4), Calbini 15 (6/8, 1/4), Vico 3 (0/3, 1/3), Camparevic ne, Poggi 5 (2/5, 0/2), Bendandi ne, Magagnoli 2 (0/2, 0/1), Ammannato (0/2), Cavallero 13 (3/10, 1/3), Garavini ne, Fragonara 13 (1/3, 3/5). All. Garelli.
BAKERY PIACENZA: Naoni 16 (4/9, 2/4), Perin 12 (3/9, 1/5), Morvillo 0 (0/1), Longo 8 (4/4), Zoccoletti 15 (5/7, 1/3), Blair 4 (1/2), Fea 1, Chiti 5 (1/2, 1/2), Lanzi 9 (0/1, 3/6), Taddeo 13 (2/4, 3/5), All. Salvemini.
ARBITRI: Scarfò e Riggio.