Ravenna ingiocabile per il Fiorenzuola che scivola verso l’Eccellenza
Troppo superiore la squadra di Marchionni che accorcia sul Forlì capolista, mentre i rossoneri restano sul fondo in solitudine a 3 gare dal termine del campionato di Serie D

Corrado Todeschi
13 aprile 2025|12 giorni fa

Sarebbe servita l’impresa della vita e invece i valori di classifica non sono stati traditi: il Ravenna ha distrutto il pur volenteroso Fiorenzuola che resta ancorato all’ultimo posto nel girone D di Serie D e che, a tre turni dalla fine, vede i playout sempre più compicati da raggiungere. Giovedì prossimo, turno pre-pasquale con il Lentigione ospite al Pavesi: la situazione dei valdardesi è disperata e anche eventuali penalizzazioni in arrivo per lo Zenith Prato, rischiano di non essere sufficienti per evitare l’Eccellenza ai ragazzi di Cammaroto.
L’allenatore ligure ha scelto la strada del coraggio, stilando una formazione comunque piuttosto obbligata: quattro centrocampisti e un trequartista, Russo, alle spalle del tandem Ceravolo-Oboe. Marchionni ha optato invece per una mediana più folta, ma comunque ben fornita di incursori. Di Renzo e Zagré i pericoli principali per il terzetto difensivo valdardese.
L’avvio di frazione è stato disputato su ritmi notevoli e il Fiorenzuola ha saputo opporre una resistenza ordinata e sempre pronta a trasformarsi in voglia di sfruttare gli spazi concessi dalla seconda della classe. Il primo quarto d’ora è stato più che incoraggiante con Sementa e Postiglioni in grado di farsi pericolosi con alcuni tentativi di sparo da fuori, senza esito.
Il Ravenna ha però dimostrato notevole struttura in zona centrale e grande capacità di percussione sulle corsie, con D’Orsi a sinistra, ma soprattutto Milan a destra, a creare continuamente rischi e rincorse per i vari Carrozza e Sementa. Ansaldi ha sporcato i guantoni una prima volta sulla fucilata di Zagrè, centrale. Una parata non troppo complicata, ma che ha dato il via a una superiore pressione romagnola sull’area piacentina. Al 16’ è stato Gavioli a servire involontariamente Di Renzo: Ronchi ha evitato il peggio, ma sul prosieguo è stato Rrapaj a graziare Ansaldi non inquadrando lo specchio in una sorta di rigore in movimento.
La fase centrale della frazione è stata poi di pura sofferenza: tre corner consecutivi nel giro di un minuto sono stati preludio alla prima svolta. Da sinistra a destra con D’Orsi e Milan, cross al centro sul quale la sponda aerea di Di Renzo ha trovato Calandrini in beata solitudine a centro area: Ansaldi si è opposto al colpo di testa con un prodigio ma nulla ha potuto sul tap-in dell’1-0 che ha visto Lomolino spettatore assai colpevole. La cenerentola del campionato ha avuto un solo merito nel corso dei 45’: non lasciarsi travolgere dallo sconforto, ma mantenendo un buon grado di intensità nel portare pressing, in attesa degli spazi per agire in ripartenza.
Ansaldi ha respinto, a 10’ dal termine, un destraccio al volo di Di Renzo, mentre per Fresia i primi 45’ sono stati di serenità totale. Generosità ma nessun graffio per Ceravolo, impalpabile l’acerbo Piro. A 2’ dall’intervallo, Di Renzo ha sciupato il pallone del raddoppio, allargando troppo il destro di patto scagliato dopo una agevole fuga mancina. E allora ci ha pensato uno dei “fuoriclasse della categoria”, Paolo Rrapaj a guidare i suoi al 2-0 prima del riposo: la penetrazione della difesa rossonera è strepitosa per rapidità, precisione e visione. La zampata di Zagré sull’assist del capitano è stata pura formalità.
Nessuna sostituzione da parte di Cammaroto al rientro in campo e la trama è rimasta invariata: quando il Ravenna ha scelto di accelerare le operazioni, nessun rossonero è parso in grado di opporre resistenze degne. Al 7’, è arrivato anche il timbro di Di Renzo: destro dal limite chiuso all’angolino sul primo palo e per Ansaldi è stato tempo di raccogliere dal sacco anche il terzo pallone di giornata. Il Fiorenzuola ha così dato avvio alle operazioni di salvataggio della bandiera, ma facendo i conti con la cronica incapacità di incidere negli ultimi venti metri.
Postiglioni ha dimostrato di possedere ottime qualità balistiche e, al 10’, ha sfiorato il bersaglio dai trenta metri con un destro tutto potenza e personalità. Russo si è confermato uomo sempre pronto a pungere e al 15’, su una delle rare amnesie in costruzione dei padroni di casa, ha sparato sul fondo un sinistro violento: di fatto è stata la prima, vera, chance da gol di marca valdardese. L’ingresso del fisicato Oboe per un impalpabile Ceravolo ha fornito quantomeno i muscoli necessari per impegnare l’esperta retroguardia di casa.
Anche la gara di Gavioli è stata chiusa anticipatamente dopo quasi un’ora di errori e scarsissima intraprendenza. Lauciello nella mezz’ora finale ha fatto valere superiore dinamismo, ma l’atteggiamento conservativo del Ravenna ha ovviamente aiutato la squadra di Cammaroto a mantenere degne le proporzioni del ko. Lomolino ha fornito un senso alla domenica di Fresia con due tentativi da fuori, il seconda da piazzato: in entrambi i casi, il portiere giallorosso ha respinto senza necessità di miracoli. Per il Fiore, un mesto rientro dopo la 21esima sconfitta stagionale su 31 gare disputate.
RAVENNA 3
FIORENZUOLA 0
Reti: Calandrini al 24’ e Zagré al 47’ p.t.; Di Renzo al 7’ s.t.
Ravenna (3-5-2): Fresia; Agnelli,Esposito (dal 41’ s.t. Lordkipanidze), Venturini; Milan, Calandrini, Ilari (dal 40’ s.t. Nappello), Rrapaj, D’Orsi (dal 26’ s.t. Mandorlini); Zagré (dal 26’ s.t. Guida), Di Renzo (dal 40’ s.t. Mannuzzi). (Galassi, Biagi, Mauthe, Crossariol, Manuzzi). All. Marchionni.
Fiorenzuola (3-4-1-2): Ansaldi; Bran (dal 23’ s.t. Rota), Ronchi, Lomolino; Carrozza (dal 33’ s.t. Lori), Postiglioni, Gavioli (dal 13’ s.t. Lauciello), Sementa; Russo (dal 23’ s.t. DePonti); Piro, Ceravolo (dal 13’ s.t. Oboe). (Cabrini, Acampora, Peretti). All. Cammaroto.
Arbitro: Greco di Ascoli Piceno (Gabriele e Sittione).
Note: ammonito Gavioli. Angoli 7-7.