A Roma per i 150 anni del Risparmio postale, La Val Trebbia nello spot

In provincia di Piacenza sono oltre 96mila i libretti sottoscritti. Alle celebrazioni di Poste anche le sindache Pizzaghi e Valla: «I servizi postali fondamentali per i piccoli comuni»

Marco Vincenti
Marco Vincenti
|1 mese fa
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'evento celebrativo per i 150 anni del Risparmio postale - © Libertà
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'evento celebrativo per i 150 anni del Risparmio postale - © Libertà
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I 150 anni del Risparmio Postale celebrati con un video aperto dalle immagini del Ponte Gobbo di Bobbio e delle bellezze della Val Trebbia. Un video applaudito e apprezzato da una platea fatta di 1.500 persone, dove, in prima fila, capeggiava una lunga schiera di ministri e rappresentanti delle istituzioni con al centro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Stiamo parlando dell'evento organizzato nel centro congressi "La Nuvola" in zona Eur a Roma da Poste italiane e Cassa depositi e prestiti.
«Siamo qui per parlare di Italia e di quello che il nostro Paese unito ha saputo produrre e promuovere». I 150 anni dall’istituzione del risparmio postale raccontano la storia della nostra nazione: questo il messaggio che il presidente della Repubblica ha voluto rivolgere alla platea di 1.500 persone tra cui ministri, sottosegretari, oltre 200 sindaci e 150 giornalisti provenienti da tutto lo stivale per celebrare l’importante ricorrenza nel centro congressi «La Nuvola» di Roma.
Per il presidente di Cassa Depositi e Prestiti Giovanni Gorno Tempini «le risorse raccolte hanno contribuito a creare e migliorare le infrastrutture del Paese, sostenendo la crescita economica e sociale». Il risparmio postale, nato nel 1875 con i libretti e arricchito dal 1925 con i buoni fruttiferi, rappresenta ancora oggi una delle colonne portanti dell’economia nazionale: 27 milioni di sottoscrittori e 320 miliardi di euro di stock complessivo, un patrimonio diffuso che ha consentito di finanziare opere pubbliche, scuole, ospedali, infrastrutture, oltre che la ricostruzione del Paese nel dopoguerra. «Il risparmio postale è stato il motore che in 150 anni ha dato all’Italia la forza per trasformarsi da Paese agricolo a potenza industriale – ha sottolineato l’amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante –. È il simbolo di un patto sociale tra cittadini, Stato e territori, un legame indissolubile di fiducia e sviluppo». Sulla stessa linea Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti: «Impieghiamo le risorse del risparmio con responsabilità per generare benefici concreti per la collettività». «Protezione, cura e futuro» sono le parole utilizzate dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. «Da quasi due secoli – ha aggiunto Rovere – i servizi di Poste rappresentano un punto di riferimento per le comunità». Una fiducia che, come ha concluso Mattarella, «continua a unire milioni di italiani in un impegno silenzioso, ma decisivo: quello di costruire insieme il futuro dell’Italia».
Le bellezze della Val Trebbia nel video celebrativo
Un bambino che rincorre una monetina lungo il Ponte Gobbo. Poi, la visuale si alza per ammirare le bellezze e i colori autunnali della Val Trebbia. È iniziato così il filmato proiettato al cospetto del presidente della Repubblica e della folta platea della «Nuvola» per celebrare i 150 anni del risparmio postale. Quella stessa Val Trebbia rappresentata orgogliosamente dalle sindache Fausta Pizzaghi e Roberta Valla, «portacolori» della nostra provincia insieme all’onorevole Paola De Micheli e ai dipendenti di Poste italiane Federico Sichel e Margherita Bergonzi. Uno strumento, quello del risparmio postale prima e dei buoni fruttiferi postali dopo, che ha rappresentato un punto di riferimento particolare soprattutto per le comunità delle aree interne e di tutti quei paesini lontani dai centri urbani. «Cerignale è uno dei comuni più piccoli dell’Emilia-Romagna – ha ribadito la sindaca Pizzaghi -. Qui il presidio rappresentato dall’ufficio postale è fondamentale per la cittadinanza. Noto quotidianamente l’affetto dei residenti verso uno dei pochi servizi rimasti a disposizione di chi vive il nostro territorio». «Le Poste portano avanti servizi aggiuntivi che diventano strategici per i comuni di piccole dimensioni» la conferma della prima cittadina di Travo Roberta Valla, prima di sottolineare l’emozione di vedere gli scorci del Trebbia apprezzati e applaudi dalle 1.500 persone presenti all’evento organizzato da Poste italiane e Cassa depositi e prestiti. «Una giornata importante per il nostro Paese – ha commentato l’onorevole Paola De Micheli -, che celebra lo strumento fondamentale del risparmio degli italiani, garantito a interessi crescenti e in grado di finanziare opere e interventi necessari e utili alla nostra comunità. La celebrazione anche di un’azienda straordinaria come Poste italiane capace di anticipare le sfide del futuro senza mai abbandonare i territori, presidio non solo di educazione finanziaria ma anche nelle aree interne di presenza costante al fianco dei nostri sindaci». «Nella mia area di competenza, tra Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria si trova la metà dei piccoli comuni d’Italia - le parole del piacentino Federico Sichel, responsabile relazioni istituzionali di Poste nell’area Nord Ovest - realtà a cui prestiamo grande attenzione ed è un orgoglio per noi riuscire a rispondere alle esigenze non solo della popolazione anziana, ma di tutti i residenti». A Roma era presente anche Margherita Bergonzi, direttrice di Piacenza sette: «Il risparmio nel nostro territorio è uno strumento molto radicato e Cassa depositi e presiti, da sempre, riveste un ruolo importante, anche dal punto di vista sociale».
In provincia 96mila libretti. Anche i giovani scelgono di risparmiare
«Un popolo vale quanto risparmia» la frase del ministro Quintino Sella che credette da subito, nel 1875, alle potenzialità del risparmio postale. Un istituto che ha contribuito a unire l’Italia e gli italiani diventando simbolo di educazione civica e finanziaria.
Oggi il risparmio postale conta circa 27milioni di sottoscrittori di cui 96.290 in provincia di Piacenza. Una storia che continua dopo un secolo e mezzo in cui le risorse raccolte hanno permesso di realizzare opere infrastrutturali strategiche e finanziare lo sviluppo degli Enti locali, anche quelli più lontani dai centri urbani. Uno strumento rimasto centrale nel corso del tempo come ribadito, nel suo intervento, dall’attore Toni Servillo: «Vi ricordate la gioia nel momento in cui, da piccoli, spaccavamo il salvadanaio dove avevamo raccolto con impegno e costanza le prime monetine?» A proposito di giovani, nel nostro territorio sono 4.604 i libretti sottoscritti da minorenni, proprio come fossero dei moderni salvadanai.
Per numero e valore di libretti postali l’Emilia-Romagna si colloca al decimo posto a livello nazionale, al sesto posto, invece, per numero di libretti dedicati ai minori. Volgendo lo sguardo ai Buoni Fruttiferi postali, la regione si colloca in ottava posizione. Tra le province emiliane il podio annovera Bologna, Modena e Parma. Piacenza con il 33,57% della popolazione ha sottoscritto almeno un libretto. Meglio della vicina Reggio Emila. Per quanto riguarda la classifica regionale sui buoni, infine, tra i primi posti ci sono sempre Bologna e Modena, seguite da Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Ferrara.