Scuola Taverna "bussola" per gli alunni stranieri

Nuovo accordo con il Comune di Piacenza: la primaria del Terzo Circolo distribuirà nelle scuole gli iscritti in corso d'anno, Africa in testa

Simona Segalini
Simona Segalini
|4 settimane fa
La scuola Taverna
La scuola Taverna
1 MIN DI LETTURA
Sono stati duecento circa negli ultimi tre anni scolastici, considerando soltanto gli alunni neo arrivati dall’estero, Africa in testa. Il numero degli ingressi in aula a anno scolastico già partito sale ancora se si prendono in esame anche le iscrizioni provenienti da fuori Comune o da altra provincia, da scuole private, e i trasferimenti da circolo a circolo, raggiungendo la quota di quasi 400 alunni.
La scuola primaria Taverna del Terzo Circolo, diretto dal preside Nicola Romeo Manno, che storicamente ha rappresentato per Piacenza il primo approdo scolastico per centinaia di piccoli neo immigrati, si conferma bussola nella distribuzione degli iscritti in corso d’anno nel Comune di Piacenza al cui interno la quota dei neo immigrati dall’estero rappresenta la fetta preponderante. Proprio palazzo Mercanti si appresta a firmare il rinnovo dell’accordo triennale con la scuola Taverna, che negli anni Novanta fu l’avanguardia nell’accoglienza e nella didattica - oltre che nell’integrazione - dei primi profughi dall’Albania, con l’allora preside Mariuccia Zavattoni. Oggi, forte di quell’esperienza che la proiettò sulla ribalta nazionale come paradigma di didattica inclusiva rispetto al fenomeno emergente delle immigrazioni, la Taverna si conferma avamposto di inclusività e continuerà nei prossimi tre anni - anche quando è prevedibile saranno nati i primi Istituti comprensivi della città, medie comprese - a fungere da baricentro e da sportello di destinazione in tutti i circoli cittadini per i bambini arrivati da altre terre (estero e non solo) nella modalità più equilibrata possibile. I flussi di provenienza dall’estero riguardano terre dell’intero globo, dal Nord Africa all’Africa Centrale, dal Medioriente al Sudest asiatico fino al Sudamerica. L’assegnazione della classe di inserimento per gli alunni stranieri avviene sulla base dell’età anagrafica dell’alunno, tenuto conto dell’ultima classe affrontata con successo nel paese d’origine, come indicato dalle “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”.