"The Legend of Zelda" arriva al cinema nel 2027: le prime immagini di Link

Una delle serie videoludiche più longeve, presto diventerà un film live-action

Fabrizia Malgieri
|1 settimana fa
Un frammento del film "The Legend of Zelda" che uscirà nel 2027
Un frammento del film "The Legend of Zelda" che uscirà nel 2027
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I prossimi due anni saranno un momento importante per gli adattamenti cinematografici targati Nintendo. Se la primavera 2026 vedrà il ritorno sul grande schermo di Super Mario con la nuova pellicola in CGI “Super Mario Galaxy” - basata sull’omonima proprietà intellettuale videoludica pubblicata in due capitoli su Nintendo Wii - il 2027 segna un passo decisivo per la compagnia nipponico, un ritorno ad adattamenti live-action (dopo l’unico e fallimentare “Super Mario Bros.” del 1993) con un altro franchise amatissimo dai fan della “Grande N”: “The Legend of Zelda”. Per chi non conoscesse la saga, “The Legend of Zelda” è una delle serie videoludiche più longeve della storia di Nintendo, seconda solo a “Super Mario”. Pubblicata per la prima volta nel 1986 su Nintendo Entertainment System, “The Legend of Zelda” segue le avventure di un giovane eroe di nome Link, chiamato a combattere contro una misteriosa entità malvagia e portare in salvo il Regno di Hyrule e, soprattutto, una Principessa, colei che dà nome alla serie: Zelda, appunto. Una fiaba avventurosa come tante, ma che, nel corso dei suoi oramai 40 anni di storia, è stata in grado di cambiare pelle e forma in diverse occasioni lungo questi decenni, pur mantenendo intatti quello che è l’impianto archetipico della storia e il carattere leggendario che lo ha sempre contraddistinto.
Il videogioco
Il videogioco
Il fascino di “The Legend of Zelda” risiede, tra le tante cose, anche nella sua complessa cronologia: infatti, uno degli aspetti più intriganti della saga sta nella sua complessa timeline, che appassiona ed entusiasma tutti i suoi fan. Secondo complesse ricostruzioni cronologiche, ad esempio, il primo capitolo pubblicato nel 1986 rappresenta la penultima tappa di una delle tre diverse timeline rintracciate dagli appassionati e definita «Sconfitta dell’Eroe del Tempo». Le altre due linee temporali, invece, sono «Linea temporale Link adulto» e «Linea temporale Link bambino», tutte derivanti da una precedente e unica timeline originale denominata «Leggenda delle Dee e dell’Eroe del Tempo». Quello che viene considerato il momento di frattura della serie in termini linee temporali è “The Legend of Zelda: Ocarina of Time”, pubblicato nel 1998 su Nintendo 64. Infatti, il primo gioco del 1986, secondo la complessa ricostruzione cronologica della serie, è ambientato molto tempo dopo gli eventi narrati in “Ocarina of Time”, in cui Link viene sconfitto dalla malvagia minaccia Ganon (da qui il nome della tempo-linea «Sconfitta dell’Eroe del Tempo».
L'attore protagonista
L'attore protagonista
Le diverse linee temporali, gli universi paralleli, la teoria delle stringhe, hanno sempre rappresentato uno dei capisaldi alla base di questa affascinante serie videoludica, e probabilmente sarà anche uno dei punti di partenza del nuovo film in arrivo nel 2027, che è attualmente in produzione. “The Legend of Zelda” (titolo provvisorio) sarà diretto da Wes Ball (già autore della trilogia cinematografica di “Maze Runner” e di “Kingdom of the Planet of the Apes”, su uno script a firma di Derek Connolly, autore di “Jurassic World” e “Detective Pikachu”. Appena qualche giorno fa, Nintendo ha svelato ufficialmente le prime foto dei protagonisti, Link e Zelda, interpretati rispettivamente da Benjamin Evan Ainsworth (“The Haunting of Bly Manor”) e a Bo Bragason (“Three Girls”), e le reazioni da parte dei fan sono principalmente entusiaste. Girato in esterni in Nuova Zelanda, luogo ideale per interpretare la magica e rigogliosa cornice del Regno di Hyrule, il film sembra ricalcare in modo puntuale l’estetica che caratterizza i personaggi nella versione videoludica. I fan con lo sguardo attento, però, hanno notato alcune caratteristiche interessanti in questi primissimi frammenti: se, infatti, la Zelda di Bo Bragason sembra essere costruita a immagine e somiglianza della Principessa raccontata negli ultimi due capitoli videoludici (“The Legend of Zelda: Breath of the Wild” e “The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom”), il Link di Ainsworth, invece, ricorda l’eroe con le orecchie a punta visto nei primi giochi della serie, in quanto parrebbe indossare l’iconica tunica verde degli albori - o quanto meno, riconducibile a giochi come “The Legend of Zelda: Twilight Princess” o “The Legend of Zelda: Skyward Sword”, andando di fatto a corroborare le tesi sulle diverse linee temporali che caratterizzano i tanti videogiochi di Zelda. Si tratta, chiaramente, di pure ipotesi e speculazioni, ma sarebbe interessante se i due protagonisti della saga, in questa pellicola, facessero confluire tra loro diverse timeline - ma questo sarà possibile scoprirlo solo quando sarà disponibile il primo vero trailer del film, o quando quest’ultimo approderà nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. Qualche piccola curiosità su “The Legend of Zelda”? Pare che il Regno di Hyrule - che fa da sfondo alle vicende della saga - tragga ispirazione da un piccolo villaggio vicino a Kyoto, dove Shigeru Miyamoto (creatore di Zelda, ma noto ai più per essere il “papà” di Super Mario) trascorreva molto tempo in gioventù, esplorando i boschi vicini.
L'attrice protagonista
L'attrice protagonista
Gli stessi “dungeon” (i sotterranei in cui Link affronta i diversi nemici e boss) si ispirano a ricordi che lo stesso autore aveva rispetto alla sua casa d’infanzia, più simile ad un labirinto per via delle numerose porte presenti al suo interno che la rendevano difficile e contorta da perlustrare. A proposito di enigmi e labirinti, un altro elemento ricorrente presente nella serie sono alcune sezioni ispirate al gioco degli scacchi. Molti enigmi presenti nel gioco, infatti, presentano veri e propri puzzle che richiedono l’utilizzo di meccaniche simili a quelle degli scacchi, in particolare la mossa “a L” del cavallo, per risolverli. Tra i fan più accaniti di “The Legend of Zelda”? Sicuramente l’attore Robin Williams, il quale amava così tanto la saga che ha deciso di chiamare sua figlia Zelda, oggi anche lei attrice. Proprio per la sua grande fedeltà e passione nei confronti del franchise, Nintendo invitò padre e figlia ad essere testimonial di una campagna pubblicitaria in occasione del lancio di “The Legend of Zelda: Ocarina of Time 3D” per Nintendo 3DS nel 2011, giocando sull’omonimia tra l’attrice e la principessa. E il capitolo preferito da Robin Williams? Stupisce, ma non sorprende: l’enigmatico e oscuro “The Legend of Zelda: Majora’s Mask” del 1999 – confermando il luogo comune secondo cui tutti gli attori comici, in fin dei conti, nascondo un lato dark e tenebroso.
I personaggi del videogioco
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