Roveleto dice addio a Pier Luigi Negri, re degli arredamenti

Con lui era nato 60 anni fa il più grande punto vendita del settore di tutta Italia. Credeva nel rilancio delle terme a Salsomaggiore. "Aveva un'energia infinita"

Valentina Paderni
9 aprile 2025|10 giorni fa
Pier Luigi Negri
Pier Luigi Negri
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Con la sua azienda ha reso reali i sogni di tanti. Pier Luigi Negri è morto a 81 anni. Ciò che è riuscito a costruire però continua a vivere, tanto da celebrare quest’anno i 60 anni di attività. “Negri arredamento”, di Roveleto, è il più grande punto vendita del settore di tutta Italia. A Roveleto ha avviato e fatto crescere l’attività professionale, a Salsomaggiore sceglie di stabilirsi e far crescere la famiglia, con la moglie Marina e i tre figli Noemi, Erica e Davide.
L’esempio del padre, bracciante agricolo che lavorava doppio per mantenere la numerosa famiglia di ben 9 figli, lo ha forgiato. Il lavoro non lo ha mai spaventato, anzi, è diventato il trampolino di lancio del personale riscatto sociale e di un riscatto tutto italiano. Pier Luigi inizia giovanissimo a lavorare come piastrellista. Poi, con i fratelli, dà il via alla carriera imprenditoriale. Proseguirà da solo, con la Negri spa, che include, oltre al centro di arredamento, anche il punto vendita Cambiarredo a Cadeo, lungo la via Emilia.
L’amore per Salsomaggiore lo porta oltre una decina di anni fa a scegliere di rilanciare il borgo parmense, acquisendo e ristrutturando quello che era il Grand Hotel Centrale Bagni (che ha accolto più di quaranta finali di Miss Italia) riaprendo la struttura al pubblico con un nuovo nome: il Grand Hotel Salsomaggiore con tanto di centro benessere e cure termali, essendo Negri un cultore delle acque salsobromoiodiche. Pier Luigi è stato precursore nel ridare attenzione a Salsomaggiore, dopo lui, ad esempio, il gruppo Cassa depositi e prestiti ha investito nell’acquisto e nella ristrutturazione delle terme Berzieri, in partnership con il gruppo Qc Terme. «E’ stato un uomo di un’energia infinita, ricco di inventiva, con una profonda volontà di fare sempre qualcosa di nuovo, un inarrestabile - lo descrive il figlio Davide, amministratore delegato dell’azienda di famiglia -. A tutti, noi in famiglia, a dipendenti e collaboratori (oggi una 70ina) diceva spesso “fa balè l’occ” ossia fai attenzione, sempre, in ogni contesto». 
La storia di Pier Luigi Negri è racchiusa in un libro, prossimo alla pubblicazione, intitolato “Non c’era il tempo per sognare”, scritto da Andrea Villani per la Compagnia editoriale Aliberti.