Scuola, preoccupazione nelle famiglie per il nuovo stradario
Una raccolta firme partita da mamme della primaria di San Lazzaro. In tutta la città saranno quasi 10mila gli alunni interessati dalla rivoluzione

Simona Segalini
|1 giorno fa

Gli istituti comprensivi nel Comune di Piacenza
E’ caos tra le famiglie del Comune di Piacenza in vista dell’imminente partenza delle iscrizioni per il nuovo anno scolastico. Ciò che ha innescato la miccia - una raccolta firme on line da inviare quanto prima all’Ufficio scolastico regionale di Bologna - è la partenza degli istituti comprensivi a settembre 2026- otto, in un ridisegno verticale della rete scolastica, dall’infanzia alle medie - senza che il Comune sia per ora intervenuto a rendere noti regolamento e principi in base ai quali i singoli alunni verranno “diretti” all’ordine scolastico superiore. In tutta la città saranno quasi 10mila gli alunni interessati dalla rivoluzione. A dar fuoco alle polveri è stata la pubblicazione da parte di palazzo Mercanti del rinnovato stradario (pur indicativo, non cogente c’era scritto nel documento amministrativo) che avrebbe generato diffuso malcontento e soprattutto una valanga di preoccupazione tra tante famiglie. C’è chi lamenta che, in base a tale documento, alunni del quinto anno di primaria di San Lazzaro saranno assegnati (almeno questo è ciò che è sulla carta) alla nuova media ai pontieri (peraltro non utilizzabile a settembre 2026) e altri, sempre residenti nello stesso luogo, indirizzati invece alla Frank. C’è una mamma che da via Puccini è stata all’Open day della primaria Pezzani e invece, da nuovo stradario, essendo residente a un civico pari, dovrebbe iscriversi alla De Gasperi, con tempi e mobilità del tutto differenti. E gli esempi potrebbero proseguire. I piccoli dell’infanzia di Pittolo, finora, erano indirizzati alla Carella. In base al nuovo assetto li aspetta in via prioritaria la Don Minzoni, dallo stadio al quartiere Duemila. Per chi ha più di un figlio, vigerà il criterio della “fratellanza” in caso di ordini differenti di scuola, in modo da esser collocati a non drammatica distanza per la mobilità familiare oppure non sarà ritenuto titolo valido? La raccolta firme è partita da mamme della primaria di San Lazzaro ma è estesa alle famiglie degli alunni delle classi quinte di primaria e delle medie di tutta la città. In 24 ore sono state racimolate quasi 200 firme.

