Addio a Beppe Spalazzi, portiere-kamikaze di Agazzano
Arrivò in Serie A con la maglia del Bologna ma giocò anche nel Piacenza, nel Bari, nel Genoa e nel Palermo
Redazione Online
|5 mesi fa

Il suo stile spericolato tra i pali e soprattutto in uscita, gli era valso il soprannome di portiere-kamikaze. Beppe Spalzzi partì da Agazzano e arrivò fino alla Serie A indossando le maglie di Piacenza (in D), di Bologna, Bari, Genoa e Palermo, toccando la massima serie nella città delle tue torri. Due gravi infortuni ne hanno caratterizzato la carriera: uno procurato a Bruno Mora (frattura di tibia e perone dopo un’uscita) e l’altro subito (frattura della mandibola dopo un calcio al volto da un calciatore dilettante romagnolo nel corso di un’amichevole estiva), Spalazzi è stato un portiere dalle grandi qualità fisiche che ha probabilmente raccolto meno di quanto avrebbe potuto a cavallo tra la fine degli anni ‘50 e gli anni ‘70. Legatissimo alle terre d’origine, per diversi anni, nonostante una carriera che lo ha condotto a centinaia di chilometri di distanza, era consuetudine incrociarlo nella sua Agazzano per ritrovare i vecchi amici. A fine carriera, al Genoa e all’Entella, ha indossato i panni del preparatore dei portieri gestendo nel contempo, con le sorelle Germana e Rosa Maria, una boutique di abbigliamento a Chiavari. Si è spento nella notte tra mercoledì 16 e giovedì 17 luglio all’età di 82 anni. Domani, venerdì 18 luglio su Libertà, un ampio servizio sul portiere piacentino.







