Provincia Thriller stasera ricorda i ragazzi del Trebbia
Alle 21 la prima delle due puntate dedicate agli amici musicisti morti in un incidente nel gennaio 2022

Nicoletta Marenghi
|7 mesi fa

«Prima di uscire abbracciate i vostri genitori, non potete sapere cosa succederà»: è un appello accorato quello di Antonella Grandini, una mamma che da oltre tre anni non può più abbracciare sua figlia. Elisa Bricchi aveva 22 anni, era uscita con il fidanzato Costantino Merli per festeggiare il compleanno dell’amico William Pagani insieme a un altro amico, Domenico Di Canio. Nessuno di loro quella sera ha fatto ritorno a casa. Un pescatore di passaggio sulla riva del Trebbia a Puglia di Calendasco, la mattina del 12 gennaio 2022, ha visto un’auto ribaltata nel fiume e in quel momento è svanita ogni speranza per i genitori di poter rivedere i propri figli. La nebbia di quella notte se li era portati via. Una tragedia che ha profondamente scosso tutta la comunità piacentina. I quattro ragazzi erano uniti dall’amicizia e dalla musica. La trasmissione di Telelibertà Provincia Thriller, condotta da Nicoletta Marenghi, dedica due puntate a una storia che unisce il dolore più grande, quello di perdere un figlio, la volontà di non dimenticare e la generosità di ricordare chi non c’è più con iniziative benefiche. La prima puntata dal titolo "Siamo sempre qui - Quattro amici un ricordo che resta" andrà in onda su Telelibertà, canale 76, questa sera alle 21, la seconda è prevista domenica prossima alla stessa ora. «Tutto quello che facciamo in memoria dei nostri figli è perché non vengano dimenticati, non si può morire così a 20 anni» aggiunge Antonella Grandini che ogni giorno scrive della sua Elisa sui social e viene contattata da chi ha vissuto lo stesso strazio. «Sei una mamma forte e coraggiosa mi dicono – spiega la piacentina - io ho trovato conforto nella fede e nella Chiesa, ma vorrei tanto che qualcuno potesse organizzare incontri per genitori che hanno perso i figli e magari non sono cattolici, ma sono atei o di altre confessioni. Vorrei che fosse un modo per parlare della propria esperienza con chi la può capire, una condivisione del dolore che può dare conforto in presenza di una psicologa che ha già dato la sua disponibilità». È questa la proposta emersa durante la trasmissione nella quale intervengono anche la psicoterapeuta Maria Cristina Meloni che da anni conosce Antonella e parlerà delle varie fasi del lutto, di consigli per chi è coinvolto direttamente e chi sta accanto a chi ha vissuto una tragedia. È previsto un collegamento con il giornalista e scrittore Valerio Millefoglie che ha pubblicato il libro e il podcast Tutti vivi dedicato agli amici accomunati dal tragico destino. Ci sarà anche Elisa Malacalza, caposervizio di Libertà, che insieme alle mamme di Elisa e Costantino era andata in Ucraina per l’inaugurazione di un oratorio a loro intitolato (Costantino era cresciuto in un orfanotrofio di Kiev prima di essere adottato). Altri interventi sono quelli dei giornalisti di Libertà Cristian Brusamonti e Filippo Lezoli e del sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi. Provincia Thriller quest’anno si avvale della preziosa collaborazione di Giovanni Freghieri, il noto illustratore, ogni settimana dedica una tavola all’argomento della puntata. La trasmissione è disponibile anche online sul sito www.liberta.it.



È stato il giornalista Filippo Lezoli di Libertà a contattare per la prima volta il collega Valerio Millefoglie, giornalista e scrittore. Lezoli aveva ascoltato i brani trap dei giovani musicisti tragicamente scomparsi e voleva il parere di un esperto di musica. Così Millefoglie è arrivato a Piacenza e non l’ha più lasciata. Due anni di viaggi nel mondo musicale di Costantino, Domenico e William. In ogni frase c’è un pezzo di vita vissuta e Valerio l’ha voluta scoprire attraverso i ricordi dei familiari, degli amici e di chi collaborava con loro. Il padre di Domenico, Carmine Di Canio, ha creato un’etichetta discografica per far conoscere brani e basi. Anche Libertà ha pubblicato il cofanetto intitolato «La libertà degli angeli», tre cd con le loro canzoni e tante frasi in cui familiari e amici li ricordano. Millefoglie è arrivato fino al computer del produttore William Pagani, detto Wollas, e le basi strumentali custodite nell’hardware sono uscite per diventare colonna sonora del suo podcast «Tutti vivi». Il talento c’era, sembra evidente a chi ascolta. Potevano ambire alla ribalta nazionale? È una domanda che a Millefoglie è stata rivolta in più occasioni. «La loro musica era interessante – risponde l’esperto –, l’ho fatta ascoltare a tanti rapper e trapper in giro per l’Italia. È mancato solo il tempo». Un pomeriggio Valerio Millefoglie è stato ospite di Rai Radio Uno e tra le canzoni dei big, in diretta nazionale, è passata «Viaggio» del Dome. Quelle note sono arrivate fin dove i ragazzi avrebbero voluto, su un palcoscenico di prestigio. Il timore di chi perde qualcuno è quello di dimenticare la sua voce. Millefoglie conclude: «Di recente un monaco tibetano mi ha raccontato di ciò che lasciamo noi quando veniamo a mancare, di come continuiamo a essere presenti nella vita delle persone a noi vicine, di come le cose che abbiamo fatto abbiano un’impronta materica, fisica, reale. Io penso che avere questo archivio di voci e di canzoni sia un modo per tenerli presenti».




