Medico arrestato, Tagliaferri: «Commissariare l'Ausl di Piacenza»
Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia ha presentato un'interrogazione a risposta immediata alla Giunta
Redazione Online
9 maggio 2025|9 giorni fa

Il consigliere regionale piacentino di Fratelli d'Italia, Gianfranco Tagliaferri
Il primo atto politico ufficiale legato all'arresto del Primario di Radiologia dell'ospedale di Piacenza Emanuele Michieletti, accusato di violenza sessuale, arriva dal consigliere regionale piacentino di Fratelli d'Italia Gianfranco Tagliaferri, che ha presentato un'interrogazione a risposta immediata alla Giunta.
«Trentadue abusi sessuali accertati in un solo mese e mezzo - spiega - un Primario arrestato, un ambiente sanitario descritto come omertoso e complice. Tutto questo è accaduto all'interno dell’Ausl di Piacenza, senza che la Direzione generale intervenisse in modo efficace. È ora che la Regione si assuma le proprie responsabilità e metta fine a questa gestione fallimentare: chiediamo l’avvicendamento immediato della direttrice Paola Bardasi e il commissariamento dell’azienda sanitaria».
Tagliaferri ricorda anche gli altri fatti che hanno interessato l'Azienda sanitaria di Piacenza: «Non è un caso isolato – prosegue – in meno di un anno tre gravi scandali hanno travolto l’Ausl piacentina, tra arresti per spaccio, corruzione, abuso di farmaci e ora un’ondata di violenze sessuali coperte dal silenzio. Sono anche pervenuti tre avvisi di garanzia a seguito di ispezioni dei NAS negli anni 2023 e 2024 che hanno portato alla chiusura di svariate strutture che svolgevano compiti riabilitativi per centinaia di minori senza essere autorizzate e senza corrispettivo bando di gara, si parla di almeno due milioni di euro versati negli anni, in modo quantomeno dubbioso, tali da provocare appunto avvisi di garanzia. È evidente che siamo di fronte a un sistema fuori controllo, dove il personale non si sente tutelato e dove l’omertà ha preso il posto della vigilanza e del rispetto. Serve un’azione immediata e radicale».
Nell’interrogazione, il consigliere regionale piacentino chiede alla Giunta «quali immediate azioni intenda assumere per accertare le responsabilità gestionali e organizzative all’interno dell’Ausl di Piacenza in relazione a quanto denunciato; se non ritenga urgente e necessario disporre il commissariamento dell’Ausl, alla luce del ripetersi di episodi gravissimi in pochi mesi e del fallimento della governance aziendale nel prevenire e gestire tali condotte; per quale motivo la Direttrice Generale Paola Bardasi non abbia sospeso il Direttore Sanitario o rimosso dalle sue funzioni, almeno in funzione cautelativa per non inquinare le indagini sulle coperture e possibili connivenze; quali misure concrete siano state assunte – dopo le prime segnalazioni – per garantire giustizia alle vittime, prevenire nuovi abusi e ripristinare un ambiente di lavoro sano, sicuro e rispettoso della dignità delle persone».
«Trentadue abusi sessuali accertati in un solo mese e mezzo - spiega - un Primario arrestato, un ambiente sanitario descritto come omertoso e complice. Tutto questo è accaduto all'interno dell’Ausl di Piacenza, senza che la Direzione generale intervenisse in modo efficace. È ora che la Regione si assuma le proprie responsabilità e metta fine a questa gestione fallimentare: chiediamo l’avvicendamento immediato della direttrice Paola Bardasi e il commissariamento dell’azienda sanitaria».
Tagliaferri ricorda anche gli altri fatti che hanno interessato l'Azienda sanitaria di Piacenza: «Non è un caso isolato – prosegue – in meno di un anno tre gravi scandali hanno travolto l’Ausl piacentina, tra arresti per spaccio, corruzione, abuso di farmaci e ora un’ondata di violenze sessuali coperte dal silenzio. Sono anche pervenuti tre avvisi di garanzia a seguito di ispezioni dei NAS negli anni 2023 e 2024 che hanno portato alla chiusura di svariate strutture che svolgevano compiti riabilitativi per centinaia di minori senza essere autorizzate e senza corrispettivo bando di gara, si parla di almeno due milioni di euro versati negli anni, in modo quantomeno dubbioso, tali da provocare appunto avvisi di garanzia. È evidente che siamo di fronte a un sistema fuori controllo, dove il personale non si sente tutelato e dove l’omertà ha preso il posto della vigilanza e del rispetto. Serve un’azione immediata e radicale».
Nell’interrogazione, il consigliere regionale piacentino chiede alla Giunta «quali immediate azioni intenda assumere per accertare le responsabilità gestionali e organizzative all’interno dell’Ausl di Piacenza in relazione a quanto denunciato; se non ritenga urgente e necessario disporre il commissariamento dell’Ausl, alla luce del ripetersi di episodi gravissimi in pochi mesi e del fallimento della governance aziendale nel prevenire e gestire tali condotte; per quale motivo la Direttrice Generale Paola Bardasi non abbia sospeso il Direttore Sanitario o rimosso dalle sue funzioni, almeno in funzione cautelativa per non inquinare le indagini sulle coperture e possibili connivenze; quali misure concrete siano state assunte – dopo le prime segnalazioni – per garantire giustizia alle vittime, prevenire nuovi abusi e ripristinare un ambiente di lavoro sano, sicuro e rispettoso della dignità delle persone».
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