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Escandescenze e aggressione al Pronto soccorso: arrestato

È successo nei giorni scorsi all'ospedale di Piacenza dove un 50enne di Borgonovo ha seminato il panico

Cristian Brusamonti
4 aprile 2025|5 giorni fa
Escandescenze e aggressione al Pronto soccorso: arrestato
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Si presenta al pronto soccorso chiedendo di essere ricoverato ma al rifiuto dà in escandescenze, sollevando di peso una scrivania e aggredendo una guardia giurata. È successo nei giorni scorsi al pronto soccorso di Piacenza, luogo purtroppo non nuovo a fatti simili, dove un 50enne di Borgonovo ha seminato il panico ed è stato arrestato dalla polizia per lesioni a pubblico ufficiale. L'uomo - senza fissa dimora, con problemi di dipendenza e già noto ai servizi sociali - si è presentato al pronto soccorso di Piacenza spiegando di essere svenuto in strada, chiedendo aiuto. Quando il personale medico gli ha spiegato che non c'erano i presupposti per un ricovero, il 50enne ha dato in escandescenze: prima ha sollevato la scrivania di una psicologa, pretendendo in tutti i modi di essere trattenuto in ospedale; quindi si è scagliato contro una guardia giurata, intervenuta proprio per evitare il peggio. «Che devo fare, devo ammazzarmi?» avrebbe gridato l'uomo.
Nella colluttazione, ad avere la peggio è stata la guardia che ha riportato lesioni con una prognosi di 20 giorni mentre il 50enne ha riportato una lesione alla mano giudicata guaribile in 5 giorni. Di conseguenza, l'aggressore è stato poi bloccato e arrestato dalle volanti della polizia, con l'accusa di lesioni a pubblico ufficiale. Il 50enne, difeso dall'avvocata Ilaria Luppini, è finito  davanti al giudice Alessandro Rago e al pm Antonio Rubino nel processo per direttissima: quest'ultimo, alla convalida dell'arresto, ha richiesto la custodia cautelare in carcere mentre la difesa ha richiesto una misura attenuata, l'obbligo di firma. Una richiesta, quest'ultima, che il giudice ha giudicato sufficiente ed ha quindi rimesso il 50enne in libertà. Il processo è rinviato a giugno dopo la richiesta di termini a difesa dell'avvocata Luppini.