Semafori rottamati, ad oggi sono 16: il prossimo in lista è l'impianto di Largo Morandi
Redazione Online
|1 anno fa

Dai 36 del periodo di massimo fulgore (all’inizio degli anni Duemila) ai 25 di oggi, che sarebbero anche meno, una ventina, se il conteggio ufficiale non prendesse in considerazione i pedonali. E‘ il requiem dei semafori, a vantaggio delle più funzionali rotonde. Il prossimo a capitolare, terminata la sperimentazione della nuova rotonda tra via Boselli, via Martiri della Resistenza e via Damiani, sarà il sistema di Largo Morandi: via Cella, via Raffalda, strada Gragnana, via Stradella. Lo fa sapere l’assessore alla viabilità Matteo Bongiorni che aggiunge: “Studieremo l’intersezione che si presenta complessa e con un volume di traffico importante”. Non sarà un progetto immediato.
Il primo semaforo a Piacenza – A Piacenza il primo semaforo arrivò nel 1933, in Largo Battisti, otto anni dopo l’esordio italiano in piazza Duomo a Milano. Quello di Largo Battisti fu anche il primo a diventare “intelligente”, nel 1955, con il vigile che inseriva un comando a filo nella centralina e regolava i tempi del verde e del rosso tra via Garibaldi, via Sant’Antonino e il Corso. Interrompendo i tempi del ciclo fisso con cui era tarato ogni semaforo. Ha resistito fino ad una decina di anni fa quando, smontato perché inutile e oltretutto poco rispettato dai pedoni, ha preso la via dei magazzini comunali. Assieme alla schiera dei “colleghi” pensionati in anticipo dalle rotonde.

