Pinassi (ceo di Kme) è il super manager del 2025

A lui Federmanager Piacenza ha assegnato il riconoscimento consegnato all'hotel Roma durante la conviviale che ha celebrato gli 80 anni dell'associazione nazionale dirigenti

Patrizia Soffientini
Patrizia Soffientini
|1 settimana fa
La consegna del riconoscimento a Pinassi (primo a sinistra) - © Libertà/Patrizia Soffientini
La consegna del riconoscimento a Pinassi (primo a sinistra) - © Libertà/Patrizia Soffientini
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Tenere insieme la più grande industria di produzione del rame in Europa e forse nel mondo, con un’accoglienza per bambini gravi e terminali può sembrare un’impresa ardua. In realtà ci è riuscita KME Spa, impresa italo tedesca quotata in Borsa a Milano e di cui Claudio Pinassi è manager e ceo. A lui Federmanager Piacenza, presieduta da Michele Vitiello, ha assegnato il premio Manager 2025, consegnato all’Hotel Roma durante la conviviale che ha celebrato gli 80 anni dell’associazione nazionale dirigenti.
«Trenta dirigenti piacentini nel febbraio 1946 si riunirono intorno alle figure carismatiche di Napoleone Ceruti, presidente, Marco Defacqz, vicepresidente e Aldo Aonzo, tesoriere. In quegli anni - rievoca Vitiello - l’attività prevalente del territorio era agricola, ma c’erano già i presupposti di realtà industriali di medie dimensioni». Con il passare degli anni la manifattura, declinata nelle sue aree di oil&gas, meccanica di precisione, agroalimentare, edilizia, diventava l’asse portante dell’economia piacentina: «Le figure dirigenziali sono cresciute, fino agli attuali più di quattrocento iscritti». Come sempre, si sottolinea l’apporto dei soci più anziani, da qui le targhe a Luigi Bertolini, Dario Guglia e Bartolomeo Zoaletti.
Ma chi è Claudio Pinassi? Toscano di Castiglioncello, in provincia di Livorno, ha vissuto per dieci anni a Piacenza, ha lavorato per la Rdb dei tempi d’oro, per altre nostre aziende, poi alla Ocrim di Cremona. «Sono rimasto sempre legato a Piacenza - racconta lui stesso - e a Federmanager locale sono tuttora iscritto. E anche se lavoro più in Germania che in Italia, rimango e lo resterò sino alla pensione, manager piacentino, qui ho tantissimi amici, la Federmanager è molto attiva, faccio il possibile per supportarla».
KME ha sede a Milano e deriva dalla storica Smi, la società metallurgica italiana, ha circa 150 anni di storia alle spalle.
«Ora è una multinazionale e ha più stabilimenti in Germania ma di fatto la maggior parte del top management e l’azionariato sono italiani».