La giornalista Claudia Vanni: "Mi porto Piacenza e la sua provincia nel cuore"

Eleonora Bagarotti
Eleonora Bagarotti
|8 mesi fa
La giornalista Claudia Vanni: "Mi porto Piacenza e la sua provincia nel cuore"
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Il volto televisivo e la professionalità di Claudia Vanni, giornalista e conduttrice Mediaset e caposervizio della redazione Esteri del Tgcom24, sono noti a tutti. La sua empatia e prontezza sono state ammirate l’altro giorno a Piacenza, dove ha moderato il Festival dell’Agricoltura promosso dal Gruppo Libertà e dall’Università Cattolica.

Alla giornalista chiediamo, a caldo, com’è stato occuparsi di Agricoltura, un tema che “nel vostro territorio è stato particolarmente dibattuto e sentito”.
Claudia Vanni, cosa le è rimasto del Festival dell’Agricoltura che ha moderato a Piacenza?

“C’è stato un arricchimento. Io accetto di partecipare a iniziative di questo tipo perché permettono di cogliere spunti che, restando a lavorare dentro a una redazione, spesso sfuggono. Le faccio un esempio: i dazi, di cui oggi tutti parlano. Il timore, però – a meno che la cifra raddoppiasse – in realtà sarebbe la mancanza di reciprocità e la questione è aperta all’interno dell’Unione Europea, non riguarda solo Trump e gli Stati Uniti”.
 
Che idea si è fatta del mondo agricolo?

“Il mondo agricolo va più veloce della politica. Un altro tema che è stato affrontato è quello dei droni, che non servono solo per la guerra sulle alture ucraine ma sono richiesti per la coltivazione, per monitorarla e per distribuire i prodotti fitosanitari. Inoltre, si parla spesso di come il consumo di carne sia una delle principali fonti di gas serra, ma vi sono aziende che si preoccupano di ridurre il Co2. In compenso, esiste un impatto ambientale per quanto riguarda la carne sintetica, coltivata. Infine, i consorzi: mi colpisce il fatto che le aziende più grandi aiutino le più piccole”.
 
Sarebbe corretto sostenere che il principio alla base di tutto è l’etica?

“Più che l’etica, ha prevalso il buon senso, che va oltre alle ideologie e all’appartenenza politica. Si cresce tutti insieme e non da soli”.
Rotative Festival dell’Agricoltura per Paola Romanini (FotoDELPAPA) da sx Marco Trevisan, Claudia Vanni
Dal suo panorama giornalistico nazionale, sempre in contatto con l’estero, come vede il giornalismo piacentino? So che conosce Libertà.

“È dalla provincia che io sono nata, iniziando a 17 anni in una realtà toscana simile a Libertà. Apprezzo molto il lavoro grandioso che il vostro quotidiano fa mantenendo l’attaccamento al territorio e, contemporaneamente, evolvendosi e adottando strumenti tecnologicamente nuovi e all’avanguardia. Il vostro è il lavoro più vero e più diretto con le persone, che dà più riscontri. Per questo è importante, per me, conoscerlo”.
 
Continuerà a rivolgere la sua attenzione, da Mediaset, a Piacenza e alla sua provincia e a leggere Libertà?

“Certo. Per me è vitale continuare a rispondere alla chiamata, ogni volta. Occasioni come quella del Festival dell’Agricoltura sono di grande crescita per ognuno di noi. E Piacenza, grazie a Gian Luca Rocco, è ormai diventata un riferimento anche per noi di Mediaset, per me in particolare”.
Come tante di noi, lei è mamma. Da giornalista donna a giornalista donna: come si fa a conciliare la carriera e la vita privata?

“Intanto chiarisco che ogni donna sa cos’è meglio per sé. Scegliere di portare avanti una carriera professionale non è sempre la scelta giusta. Io penso che per restituire serenità e amore debba esserci anche l’aspetto professionale. Mia figlia Emma ha due anni e mezzo ed è la priorità. Le voglio dare un modello di donna che si dedica sia alla famiglia che al lavoro, con equilibrio. Ma per fare questo serve la famiglia, un lavoro di gruppo, un compagno come il padre di Emma. Servono tanti elementi per il successo. Tengo a dire che anche grazie all’aiuto dell’azienda sono potuta rientrare presto al lavoro. Mediaset offre l’asilo nido ai dipendenti per i propri figli. Sono attenzioni non scontate, che fanno la differenza”.
di Eleonora Bagarotti