Piacenza tra i Comuni virtuosi nella gestione dei progetti Pnrr
Ne sono in corso 43 per un totale di 75 milioni. La sindaca TarasconI: «Si corre nonostante le scadenze siano stringenti e gli imprevisti sempre in agguato»
Redazione Online
24 aprile 2025|21 giorni fa

L'incontro in cui è fatto il punto sulla realizzazione dei progetti legati al Pnrr
Il Comune di Piacenza è tra i più virtuosi in Emilia-Romagna a gestire i progetti finanziati nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ne sono in corso 43 per un totale di 75 milioni di euro di finanziamenti. L'ente comunale, si è dimostrato, in particolare, tra i più efficienti nel rendicontarli e nel rispettare i tempi previsti. Ad sostenerlo è un team di esperti incaricati dalla Regione che hanno tenuto conto del rispetto di tutte le scadenze relative alle procedure di aggiudicazione e di consegna dei lavori entro il 2024. Questo è emerso nel corso di una riunione che si è svolta in Municipio e a cui sono intervenuti tra gli altri la sindaca Katia Tarasconi, gli assessori, il direttore generale Luca Canessa e dirigenti e funzionari comunali coinvolti a vario titolo sui progetti. A introdurre il dibattito facendo il punto della situazione, è stata Annalisa Giachi di PromoPA Fondazione che sta collaborando con l'amministrazione nell’ottimizzazione manageriale delle pratiche relative a questo settore.

Si è trattato, è stato rilevato, di un lavoro che ha richiesto un notevole sforzo da parte degli uffici, attento monitoraggio, rendicontazione e concertazione con azioni molto articolate. Si sono incontrati anche parecchi nodi critici, il Comune - è stato messo in evidenza - ha saputo trovare soluzioni innovative, come nel caso del project financing dell’Ex Manifattura Tabacchi (soluzione che solo pochi giorni fa ha raccolto anche il plauso da parte del Ministero).
Il risultato ottenuto è stato possibile grazie alla scelta dell’amministrazione di creare una "cabina di regia" dedicata alla gestione del Pnrr e alla scelta di istituire un nuovo settore, "Piacenza 2030, il cui personale - come ha messo in evidenza il direttore generale - ha rivestito e sta rivestendo un ruolo cardine proprio in tema di rendicontazione. Una volta conclusi tutti i lavori del Piano nazionale di ripresa e resilienza (marzo 2026), questa "macchina" si rivelerà preziosa anche, ad esempio, per i bandi europei e altro.
Le "missioni" del Pnrr a Piacenza hanno riguardato vari ambiti tra cui: digitalizzazione e innovazione (14 progetti), verde e transizione ecologica (2 progetti), istruzione (6 progetti) e inclusione sociale (19 progetti). Il 57% dei finanziamenti è stata destinata all’inclusione e alla coesione.

L'ufficio ha anche implementato strumenti digitali per monitorare i progressi e ha offerto consulenze ai vari settori coinvolti, migliorando così la comunicazione e la collaborazione tra i diversi attori amministrativi. Ciò ha portato ad incassare, ad oggi, circa 14,5 milioni di euro attraverso anticipi e rendiconti.
Tra i nodi critici che si sono dovuti affrontare, è stato ricordato, ci sono stati l’aumento dei costi delle opere nell’ultimo periodo, ma anche la difficoltà di coordinare efficacemente i progetti di area vasta e la necessità di rivedere e attualizzare alcune pratiche rispetto a come erano state candidate all’epoca della presentazione dei progetti. Il Comune, in questi casi, ha però cercato soluzioni continuando a ottimizzare le procedure di rendicontazione.
«Si corre nonostante le scadenze siano stringenti e gli imprevisti sempre in agguato» ha commentato la sindaca Tarasconi. Ed ha aggiunto: «Il lavoro amministrativo, che per sua natura è "dietro le quinte", è stato davvero colossale, ma c’è da dire che oggi in città stanno diventando visibili e tangibili i primi risultati concreti. Certo, i cantieri possono creare disagi ma allo stesso tempo sono la prova che siamo una città che finalmente si sta muovendo».