Record di porcini in Val Trebbia: «Una "buttata" eccezionale»
Tra Perino e Bobbio bauli pieni e code sulla Statale 45. L'esperto: «Fungaioli aumentati a dismisura per esibire le foto sui social»

Paola Brianti
|3 mesi fa

Un carico di porcini neri raccolto sabato nei boschi di Mezzano Scotti
«Adesso li trovi anche se vai in giro bendato». I fungaioli piacentini sono di poche parole in questi giorni, in bilico tra l’entusiasmo di un inizio stagione eccezionale per il porcino, e il fastidio di vedere i boschi calpestati senza pietà da cercatori della domenica che se ne vanno con i bauli pieni, ben oltre i tre chili consentiti da normativa per una giornata.
Una stagione eccezionale, sì, sia per la zona interessata, ossia la media collina in Valtrebbia, sia per la stagione: la prima settimana di settembre è raro che il porcino si faccia vedere a così bassa quota. Lo conferma il micologo Ausl Giuseppe Bernazzani, che in una sola settimana, all’ispettorato ha certificato oltre 10 chili di funghi. «Poco prima di Ferragosto - spiega - c’era stata una “buttata” moderata che si è esaurita in fretta. Fino a qualche giorno fa, si potevano trovare galletti e poco altro, ma da questa settimana le piogge dello scorso lunedì hanno avviato la stagione del porcino, anche se soltanto nelle zone medie delle vallate, soprattutto in Val Trebbia».

È corsa alla foto sui social
Dopo qualche foto pubblicata sui social, il weekend nei boschi lungo la Statale 45, tra Perino, Mezzano Scotti e Bobbio, sembrava un sabato d’agosto a Riccione. Tutti prenotati sabato i 120 coperti del ristorante di Mezzano, a tavola solo fungaioli doc. «I ritrovamenti sono cospicui e soddisfacenti - attesta Bernazzani, che oltre ad essere un esperto dal punto di vista scientifico, è anche un appassionato del bosco - La popolazione dei fungaioli è aumentata a dismisura, soprattutto per le esibizioni di ritrovamenti nelle chat e sui social, che innescano l’interesse sopito dall’inverno e il desiderio di trovare l’esemplare record, quello più grande di tutti». Partita la stagione dalla media collina, ora si dovrebbe salire di quota, «e in effetti attendiamo le crescite ormai imminenti nelle zone più alte del Piacentino, il Penna, il Ragola e su al lago Nero» chiude Bernazzani, che già prevede boschi da tutto esaurito anche lassù.
Il boom dei “neri”
Intanto le gerle traboccano dei porcini più ricercati, i neri, che spuntano soprattutto sotto i querceti, sono particolarmente profumati e ottimi per essere essiccati. «Stiamo aspettando i faggeti in Val d'Aveto e Val Nure, sembrerebbe questione di giorni anche se i funghi sono imprevedibili» suggerisce un altro fungaiolo, che preferisce però stare sul vago, come da tradizione.
Il popolo dello zaino
In questo nuovo esercito di cercatori della domenica che scalpita, c’è di tutto. E i fungaioli esperti non ci stanno, come Omar Finotto che ha 23 anni, ma ha iniziato presto con i nonni, che «mi hanno insegnato a pulire i porcini lì sul posto e a ricoprire il buco in terra, così il bosco può continuare il suo ciclo», spiega. Ed è comprensibile l’irritazione nell’aver visto, numerosi come non mai in questi giorni, «i cercatori improvvisati che guardano per aria e che, invece del cesto di vimini, hanno in spalla gli zaini di scuola o in mano le borse di plastica», spiega allargando le braccia, lui che i boschi li ha sempre rispettati. «E poi tantissimi funghi non commestibili calpestati o presi a calci - continua - e che invece dovrebbero essere lasciati lì. Fortunatamente abbiamo visto anche tanti controlli e sono volate le giuste sanzioni» conclude.

Una raffica di sanzioni
Con tanta folla quindi, superlavoro per guardie volontarie, polizia provinciale e carabinieri forestali. Multati soprattutto coloro che non hanno acquistato il tesserino, come conferma il colonnello del Nucleo carabinieri forestali Pier Luigi Fedele che aggiunge: «Sono sempre di più i cercatori, e in Emilia Romagna non è obbligatorio un esame per accedere alla raccolta. Un aspetto che sarebbe da valorizzare, perché sono tanti i funghi tossici». Non solo: «Per chi non rispetta gli orari e le modalità di raccolta, a fronte della sanzione vi è il sequestro amministrativo di tutto il raccolto. Nella mia carriera ho visto fungaioli che avrebbero pagato sanzioni raddoppiate purché gli si lasciasse il bottino». Perché a un fungaiolo toglietegli tutto, ma non un baule di porcini da portare a casa.

