Ausl e Ordine sospendono il primario arrestato

Provvedimenti contro lo pneumologo finito ai domiciliari con l'accusa di visite in nero in ospedale. Le prime reazioni politiche

Filippo Lezoli
July 3, 2025|4 giorni fa
Ausl e Ordine sospendono il primario arrestato
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Il giorno dopo l’arresto di Cosimo Franco, primario di pneumologia dell’ospedale «Guglielmo da Saliceto», con l’accusa di essersi fatto pagare in nero dai pazienti all’interno del suo ambulatorio ospedaliero, giunge oggi, 3 luglio 2025, la sospensione dell’Ausl di Piacenza. La direzione sanitaria piacentina si è avvalsa della sospensione cautelare prevista dall’ex articolo 51 del contratto nazionale.
Il nuovo terremoto che ha colpito la sanità piacentina ha avuto anche altre conseguenze: alla sospensione dell’Ausl si è infatti aggiunta quella dell’Ordine dei medici, che ha sospeso d’ufficio dalla professione il primario fino a quando durerà la misura cautelare disposta dalla procura. I reati contestati al medico sono di peculato e truffa ai danni dell'azienda sanitaria.
Sul caso del primario arrestato, arrivano le prime reazioni politiche. Sinistra Italiana Piacenza chiede il commissariamento immediato dell’Ausl di Piacenza. «I nostri consiglieri regionali sono stati incaricati di farsi parte attiva affinché la giunta emiliano-romagnola proceda al più presto alla nomina di un commissario straordinario», afferma il segretario provinciale Michele Rizzitiello. «La richiesta nasce da un’urgenza ormai ineludibile: ripristinare legalità, trasparenza e buon governo nella gestione della sanità pubblica piacentina. Ogni ulteriore ritardo metterebbe a rischio un servizio essenziale quale la tutela della salute e del benessere di tutte e tutti». Per Sinistra Italiana il caso Piacenza «è solo la punta dell’iceberg di un sistema che, con la spinta all’aziendalizzazione, ha mostrato limiti e storture evidenti».
Secondo i Cinque Stelle «le notizie che continuano ad emergere sull’AUSL di Piacenza delineano un quadro inquietante, incompatibile con i principi di trasparenza e legalità che devono guidare la sanità pubblica«. In una nota congiunta Lorenzo Casadei, consigliere regionale M5S in Emilia-Romagna, i coordinatori regionali senatori Marco Croatti e Gabriele Lanzi, e il coordinatore provinciale M5S di Piacenza Fabio Magistrati, affermano: «Dalle violenze sessuali all’intramoenia irregolare, fino all’inchiesta sugli appalti truccati, siamo di fronte a una crisi etica e gestionale che impone risposte immediate e radicali». 
Secondo i pentastellati «occorrono ispezioni urgenti e un audit indipendente che faccia piena luce su appalti, bilanci e gestione della libera professione, per fare sì che tali episodi non possano ulteriormente ripetersi né radicarsi nel sistema sanitario pubblico». E concludono: «Non si possono attendere i tempi della giustizia quando le stesse figure coinvolte continuano a operare nella gestione di progetti strategici da milioni di euro, come nel caso del project financing per il nuovo ospedale di Piacenza».