Primario arrestato, l'Ausl: «Indagine interna, non esclusi altri provvedimenti»
La direttrice generale Paola Bardasi ha confermato che l'accusa per violenza sessuale e atti persecutori è rivolta al primario Emanuele Michieletti

Marco Vincenti
8 maggio 2025|7 giorni fa

«Sono stata contenta che la persona che ha scelto di denunciare si si sia rivolta direttamente a me e alla direzione». È la direttrice generale dell'Asl di Piacenza, Paola Bardasi, ad affermarlo in una conferenza stampa convocata nel primo pomeriggio di giovedì 8 maggio in merito alla vicenda del primario arrestato con l'accusa di violenza sessuale e stalking nei confronti di dottoresse e infermiere dell'ospedale di Piacenza. «Quello che posso dire - ha proseguito Bardasi - è che questa vicenda terribile ha fatto sì che il mio modo di essere e il mio modo di fare abbiano indotto la persona che ha scelto di denunciare a fidarsi di me. Noi come direzione abbiamo accompagnato questa persona in tutto il percorso da prima della denuncia in avanti».
La direttrice generale, a margine della conferenza, ha confermato che l'accusato di abusi, violenza sessuale e atti persecutori è Emanuele Michieletti, 60enne responsabile del reparto di Radiologia dell’ospedale di Piacenza.
Bardasi: «Ci costituiremo parte civile»
«Ci sono indagini in corso. Non compete a me dire sé altre persone sapessero quello che stava accadendo - sono ancora le parole della direttrice generale dell'Ausl -. Ringrazio la procura e la questura per il lavoro. Ci costituiremo parte civile perché abbiamo il dovere di tutelare tutte le persone coinvolte. Noi abbiamo fatto sempre sentire la nostra presenza. Il reparto è in attività. Ieri abbiamo provveduto al licenziamento per giusta causa; indipendentemente dal giudizio penale abbiamo considerato improponibili i comportamenti tenuti. Ci sono le indagini in corso, ma sono passati più di sei mesi dalla prima volta che la vittima è venuta da noi. Noi ci siamo affidati a questura e procura, non potevamo compiere provvedimenti alternativi. Abbiamo cercato di essere molto presenti in reparto. Adesso siamo partiti con analisi e verifiche interne, ma prima ci siamo affidati alle autorità competenti.
Avviate indagini interne
Alla domanda di cosa pensasse di quei colleghi con cui si confidava, anzi si vantava - secondo le ricostruzioni degli inquirenti - il primario accusato di violenza sessuale, questa la risposta di Bardasi: «Non sono esclusi altri provvedimenti interni nei confronti di chi si confrontava con il primario. Questa direzione ha sovvertito tanti percorsi anche in modo faticoso. In questi anni sono successe cose gravissime, ma l’azienda è fatta da quattro mila persone che ora stanno male quanto me - ha proseguito -. Ora la guida del reparto è affidata al dottor Giuseppe Marchesi ed è in corso l’attivazione di percorsi con psicologi a sostegno delle vittime della vicenda».
Dopo le indagini della questura, da ieri sono partite anche indagini interne indette dalla direzione dell'Ausl di Piacenza.
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