Cantieri nei licei piacentini: “container didattici” per un migliaio di studenti
15 Febbraio 2022 12:32
Per la prima volta a Piacenza sarà necessario gestire il trasferimento di centinaia di studenti dalle proprie aule in altre sedi per poter consentire l’apertura di cantieri diretti al rinforzo strutturale e all’adeguamento sismico degli edifici scolastici di proprietà della Provincia di Piacenza. Per la precisione, le strutture che saranno coinvolte dai lavori di adeguamento sismico sono i licei Colombini, Gioia e Respighi.
L’apertura dei cantieri è prevista in tempistiche diverse (il primo probabilmente partirà al liceo Gioia nel mese di giugno) e – dalla Provincia – trapela che l’unica possibilità per poter consentire l’inizio e l’avanzamento delle delicate opere di messa in sicurezza è proprio quella di trasferire gli studenti. Per questo, l’ente provincia ha pubblicato un bando alla ricerca di chi si farà carico di fornire il noleggio e la posa di “container didattici” in cui all’incirca un migliaio di ragazzi continueranno gli studi in attesa della conclusione dei lavori.
L’ente Provincia mette a disposizione Un milione e 200mila euro per l’organizzazione dell’accoglienza degli studenti. Oltre ai ragazzi, ovviamente, i moduli saranno destinati ad accogliere anche il personale scolastico, quello amministrativo, tecnico e ausiliario (ata) e i docenti. Il fabbisogno di spazi, indicato dai dirigenti scolastici e tradotto dalla Provincia nel bando, è stimato in 20 aule ordinarie di almeno 41 metri quadrati, 10 di almeno 49 metri quadrati, tre aule informatiche e sei aule professori.
Il primo agglomerato – dovrebbe entrare in funzione il prossimo primo settembre – con una superficie di circa mille metri quadrati, verrà realizzato, secondo i piani redatti dagli uffici tecnici della Provincia, nelle vicinanze dell’ex laboratorio Pontieri, nel perimetro compreso tra largo Brigata e via Maculani. In questo sito viene ipotizzato il trasferimento di 300 alunni del liceo Gioia, per un periodo di 7 mesi circa, e di 300 alunni del Respighi per i restanti 7 mesi.
Il secondo agglomerato (con un’area di quasi 1.100 metri quadrati) è previsto all’ex caserma dei vigili del fuoco, nell’area ricompresa tra viale Dante e via Rogerio e partirà a settembre 2023. Qui la Provincia ha deciso il trasferimento di 300 studenti del liceo Colombini, per un periodo di 13 mesi.
Anche il terzo agglomerato, di dimensioni più ridotte (quasi 300 metri quadrati) entrerà in funzione nel settembre 2023 e sarà in funzione fino al 30 settembre 2024; sarà insediato nel parcheggio del liceo Colombini, tra viale Malta e via Maddalena, a beneficio di 100 alunni della stessa scuola per un arco di tempo di circa tredici mesi. La durata complessiva dell’appalto viene indicativamente quantificata in quaranta mesi, secondo un calendario ancora tagliato sui tre comprensori.
GILDA: “SCORRETTEZZA DELLA PROVINCIA” – Ecco la nota del sindacato Gilda: “Ci sono politici a Piacenza che sembrano non aver alcun rispetto dei corpi rappresentativi, riteniamo gravissimo che i sei soggetti titolari della rappresentanza collettiva dei docenti delle scuole statali, tra cui anche la Gilda degli Insegnanti, non siano stati adeguatamente e preventivamente informati dagli amministratori dell’ente locale dell’intenzione di trasferire, temporaneamente, la sede di lavoro di decine di nostri colleghi in punti diversi della città”.
PROVINCIA: “DIALOGO CON I PRESIDI” – Di seguito, la replica di Paola Galvani, consigliere provinciale con delega all’istruzione: “Si tratta di interventi che lo Stato finanzia per il superamento delle criticità e per la messa a norma e in sicurezza degli spazi, dal punto di vista antisismico, che riguarderanno progressivamente tutti gli istituti scolastici. Proprio per la loro natura prevedono tempi e scadenze vincolanti a partire dall’affidamento dei lavori, pena la perdita dei finanziamenti stessi”.
“Gli interventi già finanziati – prosegue il consigliere Galvani – riguardano l’istituto Romagnosi di Piacenza (importo intervento: un milione di euro; stato di avanzamento: in corso di esecuzione), l’edificio adibito a sede Itis del Centro Scolastico Medio Superiore di Fiorenzuola (importo intervento: 700mila euro; stato di avanzamento: in corso di esecuzione), il liceo Gioia di Piacenza (importo intervento: 1,5 milioni, inizio lavori estate 2022), il liceo Respighi di Piacenza (importo intervento: 1,8 milioni; inizio lavori nel 2023), il liceo Colombini di Piacenza (importo intervento: 6,6 milioni; inizio lavori nel 2023) e l’istituto Marconi di Piacenza (importo intervento: 3,5 milioni; inizio intervento nel 2023)”.
“Per gli istituti Gioia, Respighi e Colombini non sarà possibile – osserva Galvani – intervenire senza determinare impatti, su parte delle aule che ospitano gli studenti, non compatibili con l’attività didattica: per questo motivo si renderà necessario un parziale spostamento di un totale di circa mille studenti – distribuito, in sequenza, in momenti diversi – in appositi ‘moduli didattici per la formazione di comprensori scolastici temporanei’, che devono essere conformi anche alla normativa contro il contagio da Covid-19”.
“Degli interventi – precisa poi Galvani – si era già discusso insieme ai dirigenti scolastici delle scuole che saranno interessate dagli spostamenti, e con gli stessi dirigenti scolastici – che sono gli unici interlocutori di riferimento in questo caso – la Provincia ha da tempo aperto un Tavolo di confronto che ha l’obiettivo di individuare le modalità più idonee per ridurre al minimo gli inevitabili impatti sull’attività didattica di queste opere, che sono tuttavia indispensabili per la tutela della sicurezza di studenti, dirigenti, personale docente e Ata”.
“Le localizzazioni indicate nel bando per l’affidamento del noleggio dei moduli didattici – conclude Galvani – sono da considerarsi puramente indicative, poiché sono in corso ulteriori verifiche che potrebbero portare, alla loro conclusione, all’individuazione di aree differenti. Questa circostanza è chiaramente indicata nel bando, che riporta che si trattava di indicazioni non vincolanti alla formulazione dell’offerta. I container didattici saranno comunque collocati in zone vicine, entro poche centinaia di metri dalle scuole interessate”.
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