I sindaci insorgono e chiedono più acqua dal Brugneto: “Pronti a lottare”

22 Marzo 2025 03:33

La diga del Brugneto deve rilasciare molta più acqua in Trebbia, altro che chiudere i rubinetti. Non hanno dubbi i sindaci che si affacciano sul torrente.
Dopo che Libertà ha pubblicato il dossier inviato dall’Autorità di bacino del Po al ministero dell’Ambiente, in cui il gestore Ireti, senza essere smentito da Regione Liguria, non conferma i 2.5 milioni di metri cubi annui rilasciati in valle perché dare acqua al Piacentino comporterebbe un “rischio di disservizi per l’approvvigionamento idropotabile sull’area vasta della Città di Genova”, Ottone, Bobbio e Rivergaro alzano gli scudi.
Per Roberto Pasquali (primo cittadino di Bobbio), la richiesta di Ireti “è demenziale” e annuncia: “O si tratta o daremo battaglia”. Federico Beccia da Ottone parla di “un atteggiamento pretestuoso”, mentre Andrea Gatti (Rivergaro) dimostra di “aver scritto a dicembre all’Autorità di bacino per riprendere in mano la questione: non ho mai ricevuto risposta”. Tutti chiedono a gran voce un tavolo con le due Regioni coinvolte, Emilia-Romagna e Liguria.
A dar ragione ai sindaci arriva anche il parere dell’avvocato Umberto Fantigrossi, specialista in diritto delle acque, che ribalta la questione: con la crisi idrica conclamata del Po, il Brugneto deve scorrere in Trebbia e il Trebbia verso il Fiume. Quindi non è Piacenza a dover chiedere acqua a Genova, ma il contrario.

L’ARTICOLO DI PAOLA BRIANTI SUL LIBERTÀ

RILASCI DAL BRUGNETO, IL COMUNICATO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

La Regione Emilia-Romagna conferma il proprio impegno per garantire il rilascio della risorsa idrica dalla Diga del Brugneto a beneficio della Val Trebbia, nel Piacentino, e per una gestione condivisa della diga stessa con la Regione Liguria.
Nessuno stop ai rilasci è stato stabilito e il confronto tra le due Regioni è già stato avviato, con l’obiettivo di definire una pianificazione chiara e sostenibile che tuteli il territorio e le sue esigenze idriche. “Ringrazio il collega Giacomo Giampedrone che ha assicurato piena collaborazione tra le nostre due Regioni – afferma l’assessora regionale all’Ambiente e Infrastrutture, Irene Priolo-. Abbiamo già attivato tutti i passaggi necessari per tutelare gli usi della risorsa idrica nella Val Trebbia e garantire la continuità dei rilasci. Il nostro obiettivo è arrivare a una soluzione condivisa con la Liguria, che assicuri una gestione efficiente della diga, rispondendo sia alle esigenze idropotabili, sia a quelle ambientali e agricole. Stiamo collaborando con il Consorzio di Bonifica di Piacenza per definire con precisione i fabbisogni del territorio”.

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