CRV – Consiglio autonomie locali: ok a bilancio di previsione Regione Veneto
20 Ottobre 2021 14:05
Il Consiglio delle autonomie locali del Veneto, guidato dal presidente della provincia di Padova Fabio Bui, ha espresso parere favorevole alla manovra di bilancio 2022 della Regione Veneto, con alcune osservazioni. Su suggerimento dei sindaci di Piove di Sacco e San Donà di Piave, il Cal ha raccomandato l’istituzione di un fondo integrativo regionale per il trasporto scolastico degli studenti con disabilità, spesa considerata extraLea dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Il ‘parlamentino’ degli enti locali ha invitato inoltre il Consiglio e la Giunta regionale a valutare un aumento delle risorse per l’inserimento dei disabili nei Centri educativi e occupazionali diurni, del numero delle impegnative di residenzialità per gli anziani e dei contributi a sostegno delle progettualità realizzate delle Alleanze per le famiglie. Oltre a maggiori risorse per il sociale, i rappresentanti degli amministratori locali hanno suggerito di valorizzare, nel bilancio di previsione della Regione Veneto, le Intese programmatiche d’area, come strumento strategico per lo sviluppo e la programmazione del territorio.
Il Consiglio ha invece valutato criticamente il progetto di legge n. 95 del vicepresidente dell’assemblea legislativa del Veneto Nicola Finco che punta a derogare al divieto di somministrare e vendere bevande nella fascia notturna, tra mezzanotte e le 7 del mattino, autorizzandone la distribuzione nei distributori automatici, previa presentazione del tesserino sanitario/codice fiscale. Il ‘parlamentino’ delle autonomie locali ha espresso all’unanimità parere negativo, osservando che introdurre tale deroga finirebbe per favorire il nomadismo notturno dei bevitori, in particolare dei minorenni, creando pericolosi fenomeni di degrado urbano e sociale e una minaccia per la sicurezza stradale. A giudizio della maggior parte degli amministratori locali del Cal (hanno preso posizione in particolare i sindaci di Grisignano di Zocco, Piove di Sacco, San Donà di Piave, Isola Vicentina, Occhiobello e Maser), il divieto notturno di vendita e somministrazione di alcolici dovrebbe essere confermato come segnale educativo e di prevenzione, anche per i distributori automatici. Un’apertura normativa potrebbe essere eventualmente consentita per le cantine e i birrifici – hanno ipotizzato il consigliere del comune di Vicenza Leonardo De Marzo e il sindaco di Grisignano Lain – cioè per le sole aziende produttrici alle quali potrebbe essere consentito di dotarsi di distributori automatici presso le loro sedi di produzione, al fine di favorire la vendita dei propri prodotti anche in orari notturni, purché ubicate fuori dai centri abitati.
Ha ottenuto parere favorevole all’unanimità, invece, la proposta di legge n. 98, sempre di iniziativa del vicepresidente del Consiglio Finco, che promuove la diffusione e l’impiego dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni anche nei piccoli Comuni, con meno di 15 dipendenti, con un contributo regionale di mille euro. Il Cal, per parte propria, ha suggerito che ci sia uniformità in tutto il territorio regionale nella tipologia dei defibrillatori e nelle modalità di monitoraggio e controllo della funzionalità dei dispositivi.
Infine, il Consiglio dei rappresentanti dei Comuni, delle Province, della Città metropolitana, delle Comunità montane e della Regione ha espresso parere favorevole, ma con osservazioni, al progetto di legge n. 64, di iniziativa della presidente della commissione Urbanistica Silvia Rizzotto, di modifica alla legge sul contenimento del consumo di suolo”: gli amministratori locali raccomandano di rispettare l’obiettivo del ‘consumo zero’ di suolo che la Regione si è data per il 2050 e di privilegiare il recupero delle superfici già edificate; e suggeriscono che domande di nuovi ampliamenti o nuovi insediamento aziendali che superino i 20 mila metri quadrati di consumo di suolo ricadano nelle quote di competenza regionale di suolo edificabile, senza intaccare le potenzialità edificatorie dei piani comunali. Dovrà essere la Regione, secondo il Cal, a “valutare i grandi insediamenti con criteri di omogeneità intercomunali e interprovinciali, anche attraverso le conferenze dei servizi dei territori coinvolti”.
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