Il calcio piacentino perde la sua "scintilla": si è spento Giuseppe Devoti
Redazione Online
|9 mesi fa

Si è spenta la “scintilla” del calcio piacentino. È morto a 80 anni Giuseppe Devoti, giocatore ma soprattutto allenatore che ha segnato un’epoca, in particolare al Vigolzone, portato dalla Terza categoria alla Promozione (con lo storico passaggio in Serie D sfumato con la tremenda sconfitta di Robbio).
Lascia moglie Pinuccia e le figlie Simona e Silvia.
Lascia moglie Pinuccia e le figlie Simona e Silvia.

“Gruppo, regole, grinta e divertimento le sue parole d’ordine”, ricorda Francesco Rolleri, suo calciatore per anni. “Aveva una grande competenza tecnico-tattica – aggiunge – ma la sua forza era soprattutto umana: non a caso ci ritroviamo tutti assieme almeno un paio di volte l’anno per rivivere quei tempi, “Devo” non mancava mai, almeno fino a quanto la salute glielo ha permesso”.
In quella squadra c’erano Stefano Veneziani, Santini, Viola, “Tato” Pezza, Dino Tinelli, Marco Peveri, Dossi, Fava, Carletto Mondani. Mario Sozzi, Vanini, Bertarelli, Gandolfi,
Peroni,
Albertelli, Iori, Matteo Gazzola
e l’avvocato Eugenio Ghiozzi, in arte Gene
Gnocchi. “Conosceva il calcio – ricorda commosso Gene – ma la differenza la faceva soprattutto a livello umano, infatti siamo ancora tutti molto legati. Ci chiedeva serietà e intensità durante gli allenamenti, poi a cena ci divertivamo tra scherzi e battute”.

Non solo Vigolzone nella carriera in panchina di “scintilla”: dal 1969 al 1980 è allenatore della Pontolliese (dapprima nelle giovanili e poi della prima squadra), in seguito tre anni a Broni (dove ha vinto un campionato di Prima categoria) e successivamente
il passaggio al Vigolzone, dove ha scritto una stupenda favola. Infine le quattro stagioni alla guida della Valnure, con un secondo posto in Eccellenza e una salvezza sofferta. Mai esonerato né retrocesso, quando aveva deciso di non allenare più aveva stilato la sua formazione ideale: Bellocchi (Veneziani e Viola), Tinelli (Dossi), Magri, Mario
Sozzi (Campus), Pezza, Mondani, Maini, Bertarelli, Gazzola (Iori, Albertelli), Gene Gnocchi, Milanesi. Non solo loro, ma tutti quelli che lo hanno conosciuto lo ricordano con grande affetto.


