La Danimarca tassa le "emissioni" delle mucche: 93 euro per ogni bovino
Redazione Online
27 giugno 2024|326 giorni fa

Il settore zootecnico è responsabile di circa il 15% delle emissioni globali di gas serra. Di queste, il metano rappresenta circa il 44%, il protossido di azoto il 29% e la CO2 il 27%.
Così, anche per mucche, maiali e pecore arriva la “carbon tax”.
La Danimarca, infatti, sarà il primo Paese al mondo a tassare i gas prodotti dal bestiame.
A partire dal 2030, gli allevatori danesi dovranno pagare circa 40 euro all’anno per ogni tonnellata di anidride carbonica equivalente. L’importo salirà poi circa 100 euro entro il 2035. Tuttavia, a causa di una detrazione fiscale del 60%, il costo effettivo per tonnellata partirà da 16 euro e aumenterà fino a 43 entro il 2035.
Considerando che una mucca da latte danese emette circa 6 tonnellate di CO2 equivalente all’anno, gli allevatori inizieranno con il pagare circa 93 per mucca all’anno nel 2030, per arrivare a circa 220 nel 2035.
Inoltre, saranno ritirati dal governo circa 140.000 ettari di terreni a bassa resa ricchi di carbonio e riforestati di 250.000 ettari.
Nel complesso, si stima che le iniziative dell’accordo ridurranno le emissioni danesi di 1,8 milioni di tonnellate di CO2e entro il 2030.
Così, anche per mucche, maiali e pecore arriva la “carbon tax”.
La Danimarca, infatti, sarà il primo Paese al mondo a tassare i gas prodotti dal bestiame.
A partire dal 2030, gli allevatori danesi dovranno pagare circa 40 euro all’anno per ogni tonnellata di anidride carbonica equivalente. L’importo salirà poi circa 100 euro entro il 2035. Tuttavia, a causa di una detrazione fiscale del 60%, il costo effettivo per tonnellata partirà da 16 euro e aumenterà fino a 43 entro il 2035.
Considerando che una mucca da latte danese emette circa 6 tonnellate di CO2 equivalente all’anno, gli allevatori inizieranno con il pagare circa 93 per mucca all’anno nel 2030, per arrivare a circa 220 nel 2035.
Inoltre, saranno ritirati dal governo circa 140.000 ettari di terreni a bassa resa ricchi di carbonio e riforestati di 250.000 ettari.
Nel complesso, si stima che le iniziative dell’accordo ridurranno le emissioni danesi di 1,8 milioni di tonnellate di CO2e entro il 2030.