L’economia agraria parla piacentino grazie a Mirta e Diana
Importanti riconoscimenti internazionali per due giovani ricercatrici del Dipartimento di Economia agroalimentare dell’Università Cattolica di Piacenza
Claudia Molinari
July 2, 2025|5 giorni fa

Si chiamano Mirta Casati e Diana Escobar le due giovani ricercatrici, attualmente impiegate presso il Dipartimento di Economia agroalimentare della Cattolica, che sono state recentemente premiate in occasione di importanti convegni.
Mirta Casati ha ricevuto il “Early Career Research Award” (Premio per la ricerca all’inizio della carriera) durante un convegno (Research Network on Economic Experiments for the Common Agricultural Policy), che si è svolto a Lipsia all’inizio di giugno, per un lavoro sulle nuove tecnologie genetiche in agricoltura.
«Questo studio - ha spiegato la giovane ricercatrice - esamina come le diverse strategie di eti-chettatura dell’Ue influenzino le intenzioni di acquisto dei consumatori per quanto riguarda i prodotti ottenuti con nuove tecniche genomiche. La ricerca ha coinvolto quasi 9mila consumatori in Germania e Spagna per simulare condizioni di vendita al dettaglio reali senza fornire informazioni preventive sull’impiego di queste tecniche. I risultati mostrano che etichettare i prodotti come contenenti Ogm o Ngt riduce significativamente l’intenzione di acquisto. Non vi è alcuna differenza significativa tra i due quando l’etichetta appare solo sul retro della confezione; mentre quando è posizionata sulla parte anteriore della confezione, l’impatto negativo si intensifica, sebbene le Ngt siano penalizzate meno degli Ogm».
Da notare che aggiungendo una sottolineatura sulla valenza ambientale positiva, come “uso ridotto di pesticidi”, viene mitigato efficacemente l’impatto negativo dell’etichetta Ngt, ma non di quella Ogm. I consumatori tedeschi mostrano una minore resistenza ai prodotti etichettati Ngt rispetto ai consumatori spagnoli.
Best paper Award invece, ossia il riconoscimento per i ricerca-tori sotto i 40 anni, per Diana Escobar, che è stata premiata durante il convegno Aieaa (Associazione Italiana di Economia Agraria ed Applicata), che si è tenuto a Pisa dal 18 al 20 giugno.
Il lavoro presentato da Escobar nasce dal dottorato, concluso nello scorso aprile, che la giovane ricercatrice nata a Quito ha intrapreso dopo essere arrivata in Italia nel 2019 proprio per frequentare il Master in Agricultural, Food and Environmental Policy Analysis (Afepa) in Università Cattolica, programma che le ha permesso anche di svolgere un’esperienza di studio a Uppsala, in Svezia.
« Partendo dal presupposto – ha spiegato la ricercatrice - che l’economia circolare è un elemento chiave del percorso dell’Unione Europea verso la sostenibilità e considerato che l’agricoltura svolge un ruolo fondamentale nell’attuazione di pratiche volte a ridurre la pressione sulle risorse limitate del pianeta, il mio lavoro – che ha coinvolto 874 aziende agricole e compiuto 10.488 osservazioni degli anni 2009-2020 - ha esaminato la relazione tra la circolarità dei nutrienti e la redditività delle aziende agricole, utilizzando indicatori ricavati dal dataset della Rete di informazione contabile agricola italiana (Rica)».