Il Caorso pronto al ricorso «Nessuna invasione di campo»

La società biancazzura fornisce la propria versione sui fatti che hanno portato a dure sanzioni dopo una gara dell'Under 19

Redazione Online
|1 settimana fa
Le linee contestate a Caorso
Le linee contestate a Caorso
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l La stangata ricevuta dal giudice sportivo proprio non va giù al Caorso, che si è visto multare di 250 euro perché, secondo il referto dell’arbitro e la conseguente sentenza della giustizia calcistica, non ha garantito la sicurezza all’interno del recinto di gioco, consentendo l’ingresso di estranei durante un parapiglia scoppiato alla fine della gara dell’Under 19 contro lo Junior Drago.
«Presenteremo sicuramente ricorso contro questa decisione - spiega la dirigenza biancazzurra - perché non accettiamo assolutamente che sia infangato il nostro nome. Il Caorso è sempre molto attento a questi aspetti, la ricostruzione di quanto accaduto è del tutto lontana dalla realtà».
I dirigenti caorsani raccontano quindi la loro versione dei fatti: «Confermiamo che c’è stato un momento di tensione che ha visto purtroppo protagonisti anche, ma non solo, dei nostri tesserati. Infatti non faremo reclamo contro la pesante squalifica a un nostro giocatore. Ma non è vero che da un cancello siano entrati degli estranei per colpire gli avversari: quell’ingresso, utilizzato solo per far entrare i mezzi per la manutenzione del campo, era presidiato da almeno due addetti, i quali, anzi, hanno respinto il tentativo di rientrare di un tesserato ospite».
Altra contestazione nei confronti della squalifica di un dirigente, che avrebbe insultato l’arbitro alla richiesta di rintracciare le linee del campo: «L’unico dirigente che ha parlato con il direttore di gara era un altro. Tra l’altro le righe erano ben visibili, molto più di quelle che quattro giorni prima erano andate bene allo stesso arbitro, che ci aveva costretti a giocare con un campo praticamente impraticabile».