C'è un esercito di irriducibili in campo dopo i 40 anni

Una trentina di calciatori piacentini non si arrende alla carta di identità

Michele Rancati
Michele Rancati
19 aprile 2025|32 giorni fa
Le squadre che si potrebbero comporre con i piacentini ancora in campo dopo i 40 anni
Le squadre che si potrebbero comporre con i piacentini ancora in campo dopo i 40 anni
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Qualche fotografia è abbastanza impietosa. Le prestazioni in campo decisamente no. Anzi.
Per una trentina di calciatori piacentini la carta di identità diventa davvero un semplice pezzo di plastica quando scendono in campo.
Così, a ogni fischio d’inizio, i 40 e passa anni si dimezzano, i dolori alla ginocchia spariscono e questi irriducibili si rivelano spesso decisivi.
C’è chi continua a segnare a raffica (ad esempio Migliavacca, ma anche un difensore come Bonelli), chi dispensa ancora raffinatezze (Cipelletti e Dattaro), chi non ha ancora abbandonato la bacchetta da direttore d’orchestra a centrocampo (Angov, Armani e Edo Bazzarini), chi corre e lotta per tre (Orrù e Santoro) e chi resta la solida diga insuperabile in difesa (Ferdenzi e Villaggi su tutti).
E, infine, c’è chi continua a provare un piacere quasi perverso a buttarsi nel fango di questi giorni, magari solo per evitare un calcio d’angolo (Figoni, Shelna e Ironi).
Tutti hanno alcuni tratti comuni: sono nati nel 1985 o prima (Cipelletti addirittura è del 1976, a novembre saranno 49...), hanno imparato a conoscere bene il proprio corpo e soprattutto hanno un bisogno quasi fisico di sentire il profumo dell’erba alla domenica, hanno voglia del silenzio carico di tensione e aspettativa che precede l’annuncio della formazione da parte del mister, corrono ancora a leggere su Libertà del lunedì mattina l’articolo della propria gara.
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